Immagino abbiate visto in tanti come la signora Carlucci Gabriella abbia replicato ad Alessandro Gilioli, durante un dibattito alla Camera “Quali leggi per la rete”. Il frammento di video è qua: le parole pronunciate dalla signora Carlucci sono «Le auguro che appena suo figlio avrà accesso a Facebook venga intercettato dai pedofili e che lo incontrino sotto scuola
glielo auguro». Faccio notare solo en passant la classe della signora Carlucci: classe comunque di cui aveva già dato ampia prova in passato. Ma visto che sono convinto che anche se noi avessimo la possibilità di scegliere i nostri rappresentanti in Parlamento la signora verrebbe comunque eletta, è inutile perderci tempo su.
Più interessante è valutare la frase incriminata. Mi dicono che la signora Carlucci abbia un figlio; non so se lei o sua figlio abbiano mai avuto incontri con pedofili, e mi auguro di no. Il punto è che è indubbiamente vero che un pedofilo possa contattare un ragazzino via internet in generale o Facebook in particolare; ma è molto meno improbabile che lo faccia dal vivo, oppure che sia una persona di famiglia. Così almeno raccontano le cronache. Nel triste caso in cui ciò accada, poi, il pedofilo all’interno della famiglia e quello su Facebook sono rintracciabili allo stesso modo, mentre quello “per strada” non lo è affatto. La signora Carlucci Gabriella, però, pur facendo terminare l'”augurio” a Gilioli in modo per così dire usuale lo fa partire dalla Rete; quel mostro tentacolare che sembra circondarla con le sue mille teste e la costringe a una lotta impari contro tutti coloro che commentano su di lei.
La mia sensazione è che la signora Carlucci sia una tecnofoba della peggior specie; non solo non abbia nessuna voglia di provare anche solo a capire cosa stia dietro la tecnologia (le persone, in casi come questo) ma soprattutto non si sogni nemmeno di vedere se i propri pre-giudizi siano reali oppure frutto della fantasia di qualcuno che ha l’accesso ai media e – in buona o cattiva fede – fa montare la tensione. Personalmente sono molto più preoccupato di questo modo di fare, più che dell’eloquio della signora: perché le leggi le vota lei e non io, e se tanto mi dà tanto allora non oso pensare a quanto possa fare con le altre leggi.
Ultimo aggiornamento: 2009-04-27 07:00
Se una frase del genere l’avesse detta a me, non so se sarei riuscita a mantenere il controllo. Nel caso, solo a grande fatica. D’altra parte è la stessa persona della questione “Maiani al CNR”, una che non si vergogna neanche ad essere rimproverata da un premio Nobel.
PS Secondo l’articolo che citi, ha un figlio e non una figlia.
La Carlucci è un altro fulgido esempio della qualità dei nostri politicanti (e degli italiani in generale, perché abbiamo i politici che ci meritiamo). Frase pessima.
C’è però un punto che tu sottostimi fortemente, e che invece è fondamentale: la sicurezza non è un valore (solo) oggettivo.
Statisticamente è più probabile che un parente abusi di minori piuttosto che ignoti? Certo che sì. Ma come dice un mio ex-collega (mi hanno costretto a cambiare lavoro da venerdì) “sai cosa mi importa delle statistiche? Fosse anche uno su 100000, se io sono quello sfigato, perché devo rischiare io?”.
Detto in termini più formali, la Statistica ci dice il comportamento dedl sistema a livello macro, ma non si applica al singolo.
E qui entra la sicurezza percepita. Su FB hai un ip, ma chi ti dice che dietro trovi una persona? Non ci vuole mica un genio per coprire le tracce: lo sa anche il mio ex collega. E la sicurezza quindi aumenta o diminuisce? E chi di ip non sa, cosa può pensare?
La sicurezza il sistema la dovrebbe dare attraverso atti e politiche, ma si sa l’italia è poco rigorosa in generale. E’ questo il problema vero, mica la Carlucci. Non è la tecnofobia, e neppure l’intelligenza delle persone: è quello che si fa o meno ad un certo livello che conta.
Prima si era (in)sicuri allo stesso modo, ma la sicurezza percepita era migliore. Oggi di problemi ce ne sono tanti, e la sicurezza percepita diminuisce per mancanza di misure idonee.
@mestesso: quello non era un comizio elettorale, ma un convegno alla Camera. A me piacerebbe che si parlasse di cose reali. Poi lo so che sono un illuso.
Mah… ti dirò… ovviamente non ho una gran considerazione della Carlucci, e questa “uscita” non fa che confermare i miei dubbi…
Però onestamente Facebook e simili preoccupano un po’ anche me. Nel senso che, come dicevi tu qualche tempo fa, sono strumenti di social engineering assurdi, in cui l’utente è contento di mettere online una serie di informazioni personali, non valutando a pieno (ma questo vale sia per gli adulti che per i bambini) le possibili conseguenze.
Il problema però credo che sia più educativo che legislativo. Ovvero spetta ai genitori (ed eventualmente alla scuola) mettere in guardia da eventuali pericoli. Perché si insegna ad un bambino di non accettare caramelle dagli sconosciuti e poi invece dovrebbe essere la legge a tutetarli dalle “caramelle virtuali” dagli sconosciuti?
Il pattern purtroppo è molto più ampio della Carlucci: è pieno di persone che hanno paura a priori delle cose che non capiscono, a partire da feisbuc per arrivare agli ogm o il nucleare. Ed hai ragione, se ce li scegliessimo quelli che urlano di più, come la Carlucci od i Pecorari, ce li ritroveremmo sempre lì, perché rappresentano una fetta di persone che (non) la pensano proprio come loro. E’ un altro degli aspetti della democrazia di cui tenere conto…
… come dicono gli americani? “Never attribute to malice, what could be attributed to incompetence”. Un momento. Forse in questo caso (e molti altri) vale il contrario. :)
Ieri sera ho visto una intervista ad un’altra rappresentante del Popolo Italiano, certa Rita Levi Montalcini: parlava del suo lavoro con una lucidità incredibile…immagino i ragionamenti dell’On. Carlucci quando avrà 100 anni… :-(
D’altra parte, ogni politico ha una storia, di passione ideale, di servizio alla comunità, di lotte e ideali, anche Carlucci ha una storia.
Almeno fosse originale… E’ la solita zuppa preparata per la Legge Urbani, era poco digeribile allora, figuriamoci dopo cinque anni (quasi esatti). Non stupisce che induca un po’ di nausea…
Ricorda bene Barbara prima di me.
Il fatto del prof. Maiani la dice lunga sulla volontà di persone come la Carlucci di “mettere il bavaglio” all’opinione pubblica. Il suo timore non sono infatti i pedofili ma l’opinione che la gente comunune, informata, che usa internet si e’ fatta di lei e di persone come lei.
Ricordo bene che quando era successo il fatto di Maiani (che la Carlucci attacco’ aspramente sul suo blog riferendo frasi mai dette dal Nobel Glashow) arrivarono migliaia di commenti disgustati e contrari alla sua condotta. Uno dei commenti era il mio (mai pubblicato) perche’ la Carlucci a un certo punto blocco’ tutti i commenti del blog, motivando il fatto che dato che la gente scriveva cose contro di lei, si riteneva in dovere di censurare…
http://www.gravita-zero.org/2008/03/la-telenovela-di-gabriela-continua.html
http://www.gravita-zero.org/2008/03/povera-italia-la-fisica-gabriella.html
Insisto che chi si chiama Matteo in genere non è un figlia.
@Fabio Forno: mi pare che confrontare la pericolosita’ di Facebook con quella di una centrale nucleare sia inappropriato – non c’è stata una Chernobyl di Facebook. Io del nucleare come tecnologia mi fido, ma di come verrebbero costruite le centrali in Italia mica tanto. E se le fa la stessa ditta che ha fatto l’ospedale di L’Aquila?
Ma non ha tutto un sapore di “gia’ visto”?
La grottesca vicenda degli attacchi della Carlucci a Maiani ricalca la grottesca vicenda della difesa di Zichichi da parte di Scalia. Ci siamo sputtanati da decenni.
Da quando si e’ posto il problema della tutela della proprieta’ intelletuale su Internet, i produttori di contenuti non hanno fatto altro che dipingere la rete come covo di pedofili, terroristi e narcotrafficanti protetti dall’anonimato.
Era cosi’ nel 2004, ed e’ cosi’ nel 2009: la Carlucci interpreta il ruolo che in questi anni e’ sempre stato suo.
Posso essere triste e preoccupato, ma certo non sorpreso.
A me onestamente la Carlucci fa un po’ pena. Seppure ignorante come una soubrette e dissociata dalla realta’, e’ pur sempre un essere umano. Reazioni del genere sono di stampo emotivo … vuole tutelare i bambini … in fin dei conti gli fa onore. Peccato che sfoci in una aggressivita’ controproducente. So’ solo che se continua cosi’ si fa male, perche’ se tu ottieni dall’ambiente dei feedback diametralmente opposti a quello che ti aspetti prima di agire, 1-2-3, e dopo un po’ ti ritrovi in camicia di forza (cfr. Bateson/Watzlavick sulla schizofrenia). E continuando con queste sue crociate idiote, sta collezionando tanti di quei feedback negativi che credo abbia gia’ fissato dei record internazionali (forse solo Mastella le sta ancora sopra). C’e’ poco da fare. Va fermata, bisogna cercare di convincerla a ritirarsi e riguardarsi un po’. Altrimenti tra un po’, oltre a dover pagare i danni delle leggi che vota, ci tocchera’ pure pagarle il ricovero in psichiatria.
Dimenticavo di segnalare quello che succedeva “dietro le quinte” a chi diceva qualcosa di sgradito alla Ingsoc …