a pensare male…

Repubblica racconta che l’agenzia delle entrate, quatta quatta, ha emesso una circolare (PDF) intitolata “Prevenzione e contrasto dell’evasione – Anno 2009 – Indirizzi operativi” e che tra le altre cose afferma che per stanare gli evasori si andrà a vedere chi ha usufruito di «servizi considerabili “di lusso” effettuate da soggetti operanti nelle rispettive circoscrizioni (porti turistici, circoli esclusivi, scuole private, wellness center, tour operator, e così via).». Apriti cielo!
Una serie di associazioni scolastiche, cattoliche e no, ha diramato un comunicato stampa (PDF) dove si mette subito le mani avanti: che quando si parla di “scuole private” non si intenda «segnalare le scuole paritarie che, secondo la legge 62/2000, fanno parte del sistema nazionale pubblico di istruzione»! Eh sì, perché «Il messaggio può essere interpretato in senso minaccioso: se scegli una scuola diversa dalla statale, hai dei redditi nascosti e perciò devi essere controllato.»
Io ho fatto le elementari e le medie statali, e un liceo privato legalmente riconosciuto (il Valsalice). Se trent’anni fa ci fosse stata una circolare simile, a me non sarebbe cambiato nulla: mio padre le tasse le pagava, quindi non avrebbe avuto a che temere da un controllo. Perché – nel caso qualcuno non se ne fosse accorto – non è che la circolare istituisca una specie di redditometro e dica “se mandi il figlio alla scuola privata allora devi per forza guadagnare tot”: dice “se mandi il figlio alla scuola privata allora voglio controllare i tuoi redditi”. Ma le associazioni mi sa che conoscano bene i loro polli e non si fidano troppo delle loro dichiarazioni dei redditi; tanto che il comunicato stampa termina affermando che «occorrono segnali positivi ed equi che rimettano in moto non solo l’economia ma ancora di più la speranza». Mi domando di che speranza si parli.

Ultimo aggiornamento: 2009-04-27 14:59

2 pensieri su “a pensare male…

  1. mfp

    Questa e’ come quella dei copiaCD – le copisterie industriali – che risposero alla tassa sull’equo compenso chiedendo di essere esonerati dalla tassa sui supporti vergini.
    O come le associazioni di commercianti che invece di chiedere di essere tutelati nei confronti dei produttori (1 anno di garanzia), chiedono di abbassare ad un anno gli oneri di garanzia nei confronti dei consumatori (2 anni). Come i tassisti col decreto bersani. Gli affittatori di dvd ai comitati antiperateria. Etc, etc, etc. Il solito nimby-banana …
    3+2 anni a scuola privata salesiana: fanno bene a controllare li’.
    Quanto alla frase finale … diamine … DarthTremonti ha colpito ancora (“lasciate perdere i libri di economia, leggete la bibbia”, ad AnnoZero). Mi chiedo solo quanto ci sia di freudiano nell’usare la parola “speranza” (virtu’ teologale) piuttosto che “ottimismo”.

  2. Anna

    … la speranza di continuare a farla franca (almeno lasciamo quella, visto che nemmeno sul garantire la certezza lasciano governare in pace questo governo).
    Le associazioni scolastiche hanno poi ragione: nei prossimi anni sempre più famiglie a basso reddito si toglieranno il pane di bocca per mandare i figli alla scuola provata, vista la sistematica distruzione della scuola pubblica che è (già) in atto. Allora i veri ricchi forse passeranno al precettore a casa (anche per non mischiarsi con la plebaglia), magari pagandolo in nero…

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