Il Grande Inganno di cui parla questo libro (Fabio Metitieri, Il grande inganno del Web 2.0, Laterza – Saggi Tascabili 322 – 2009, pag. xiii+169, € 12, ISBN 978-88-420-8917-9) è quello secondo cui oggi la Rete permette finalmente di abolire le barriere e fa in modo che ognuno possa pubblicare autonomamente: tanto poi ci penserà l’intelligenza collettiva a far risaltare le cose più importanti e interessanti. Metitieri è stato sempre una voce fuori dal coro e anche in questo saggio non si è smentito: mena infatti fendenti a destra e a manca, non solo agli “attori 2.0” ma anche ai media tradizionali che sono passati dal negare l’importanza di internet allo sminuirla, cercando solo veri o presunti scandali al suo interno.
Però a mio parere la vis polemica ha portato l’autore a perdere un po’ di vista la sua tesi principale, e cioè che da un lato oggi risulta sempre più difficile validare e valutare la correttezza di un fatto, perché non ci sono più fonti autorevoli, e dall’altro si nota come la gente stia perdendo il proprio senso critico e si limiti a ricerchine banali senza un’analisi critica dei primi risultati che escono. Aver passato buona parte del libro a denigrare i blog, generalmente prendendo come esempio per antonomasia i saggi di Giuseppe Granieri, dà loro troppa importanza, e nasconde appunto il vero e condivisibile problema dell’affidabilità delle fonti. Nonostante ciò, il libro è davvero consigliabile, sia per i sedicenti esperti del ramo che potranno trovare una serie di fonti delle quali non si parla mai che per coloro che non hanno molta esperienza, e finalmente si troveranno spiegate in italiano corrente le varie buzzword (cioè le parole che sono sulla bocca di tutti e che sono a torto o ragione ritenute importanti) sui temi di rete.
Ultimo aggiornamento: 2009-04-20 07:00