Naturalmente non ci sono impedimenti costituzionali a fare una leggina che rinvii di un anno i referendum elettorali. L’articolo 75 della Costituzione dice semplicemente “La legge determina le modalità di attuazione del referendum”; quello che viene fatto per legge ordinaria può venire modificato per legge ordinaria.
Ma ammesso che una simile legge si faccia, sarebbe un’ulteriore pietra contro i referendum: pensati per un mondo completamente diverso da quello attuale, tirati per la giacchetta in tutti i modi con i tagliuzzamenti creativi delle leggi esistenti, infilati nelle date più sfigate pur di garantire che la gente non vada a votare in modo da non raggiungere il quorum, e ora messi sotto il cassetto “per il bene dei cittadini”.
(Che poi io voterò no ai primi due quesiti, ammesso e non concesso che mi facciano votare, è ininfluente: qui si parla di princìpi, come spesso mi accade)
Ultimo aggiornamento: 2009-04-18 13:11
Premesso che per principio ritengo che i referendum debbano riuscire a raggiungere il quorum in virtù della loro forza e non appigliandosi alla speranza di essere aggregati alle elezioni;
vista l’attuale abitudine di scrivere quesiti referendari col cul^K^K incomprensibili, che modificano le leggi tagliando una parola qui e una lì;
dato per assodato l’abuso dello strumento referendario, che da essere usato per le grandi questioni civili e morali è passato a sistema di correzione di bozze;
ritenendo che gli eventuali n-milioni da pagare -e non mi metto neppure a discutere sul valore di n, perché l’hanno fatto persone più abili di me- siano parte del prezzo della democrazia (altrimenti potremmo risparmiare moltissimo abolendo del tutto le elezioni: un bel dittatore a vita e via…);
poiché io, in fondo, ai miei principi non tengo tantissimo, spero che i referendum non vegano rinviati e che, anzi, si riesca ad accorparli, se ci sono ancora i tempi tecnici, alle europee: vedere cosa faranno quelli che ora paiono essere per i sì davanti alla possibilità che i primi due quesiti passino davvero e che il PdL -ossia il suo presidente privo di scadenza- veda aumentato ulteriormente il proprio potere personale è una cosa che, come dice una pubblicità, non ha prezzo.
Anche io, che notoriamente vedo i referenda elettorali come il fumo negli occhi, prego ardentemente affinché si faccia questa consultazione e la si chiuda lì. Un altro anno sotto il ricatto di Mariotto Segni, Guzzetta e gli intellettuali della Voce.info sarebbe troppo anche per un paese capace di sopportare più dell’inverosimile come il nostro.