Ieri sera, mentre tornavo dalle prove per il concerto di domenica prossima (sicuri di non voler investire 15 euro in un concerto serio alla palazzina Liberty? merita…) sulla 92 è salita una squadra di ben sei controllori, che ha fatto strage di gente senza biglietto (quasi tutti stranieri, ma del resto sul filobus c’erano quasi solo stranieri; per la cronaca, quello che ha urlato di più era inequivocabilmente italiano).
Mancavano due fermate alla mia; ho messo nel marsupio il palmare con cui stavo scrivendo, ho tirato fuori il Bi4 regolarmente timbrato due ore e mezzo prima (e regolarmente ripassato sulla macchinetta), e mi sono alzato. Bene, se fossi voluto scendere alla fermata prima non ci sarebbe stato nessun problema, me ne sarò rimasto una decina di secondi davanti alla porta aperta mentre il semaforo era rosso. Per la cronaca, il biglietto mi è stato visto di tutta fretta un attimo prima che il filobus si fermasse alla mia fermata, e se me l’avessero fatta perdere mi sarei arrabbiato anzichenó.
Domanda più o meno retorica: ho così la faccia da bravo ragazzo, hanno pensato che non sarei stato capace a fingere così bene non avessi avuto il biglietto timbrato, o ai controllori bastavano quelli già pinzati?
Aggiornamento: (19 aprile) per la cronaca, stasera la squadra – è sempre la stessa – ha saltato la 92 dov’ero io per prendere la 91 arrivata immediatamente dopo :-)
Ultimo aggiornamento: 2009-04-16 10:06
La spiegazione è molto più semlice: i controllori sono noti bloggher e conoscono il tuo faccino a memoria ;-)
Anni di esperienza dei controllori: capiscono subito chi ha il biglietto regolare e chi no, lo capiscono dalla faccia. Come un prof che entra in classe e capisce immediatamente, guardando le facce, chi non ha studiato. E se quel giorno è anche di pessimo umnore lo interroga…
Sapessi quante volte mi è capitato di veder arrivare i controllori, prendere il portafoglio per estrarre l’abbonamento, e vedere i controllori farmi cenno che andava bene non appena aperto il portafoglio?
Sinceramente credo che un controllore medio, dopo anni di lavoro, riconosca al volo chi è in regola e chi no… Ricordo di aver letto, qualche tempo fa, il blog di un controllore e diceva proprio questa cosa…
Ciao
@lo scorfano: sono ancora abbastanza giovane[1] per ricordare gli anni delle interrogazioni a sorpresa e hai ragione. Del resto la stessa opinione la espresse un mio insegnante: “Noi sentiamo l’odore della paura.” Io commentai ad alta voce: “Proprio come i cani.” Risposta: “Vieni alla lavagna, dai.”
@ALG: e anche questo è capitato.
[1] O forse è solo buona memoria.
Mau, l’informazione che fossero quasi tutti stranieri è superflua e sminuisce il tuo bel faccino :P
@Fabio Forno: non è superflua, serve a far capire qual è il pubblico del trasporto pubblico. In ogni caso il mio faccino è stato sicuramente più bello di quello degli altri tre italiani che sono stati controllati immediatamente :-)
@.mau.: per me è superflua, non mi interessano quanti stranieri ci sono, semmai le belle figliole :D
c’erano due mamme con bimbi sul passeggino, il resto erano tutti maschi. (Beh, no, c’era una fanciulla carina che però era scesa qualche fermata prima)
La 91/92 (per i non milanesi) è una delle linee a più ad alta concentrazione di extracomunitari di Milano, insieme alla 53, tanto che di notte gli stessi autisti si sentono in “zona di frontiera”, e i controllori, quando ci sono, sono sempre in gruppi numerosi e ben piazzati. Ho provato il giro verso mezzanotte, ed in effetti fa una certa impressione…
Sarà che sono abituato a prendere i bus pure negli Stati Uniti, ma a me la 90/91 non ha fatto grande impressione in termini di frequentazione. Onestamente, il 4 a Torino (a nord del centro) è decisamente peggio.
Per il resto, concordo con chi dice che un buon controllore riconosce i suoi polli a colpo sicuro e si dedica prima di tutto a quelli…
L’unica volta che me lo hanno chiesto effettivamente ne ero sprovvisto. Mentre mi faceva il bigliettone da 50000 Lire il controllore quasi mi chiedeva scusa, bizzarro… Altri tempi?!