Intersezioni

Tanti si lamentano perché Berlusconi è sempre in Abruzzo, dopo il terremoto.
Tanti si lamentano perche il papa non è andato in Abruzzo, dopo il terremoto.
Calcolare l’intersezione dei due insiemi.

Ultimo aggiornamento: 2009-04-12 18:54

11 pensieri su “Intersezioni

  1. Francesco C.

    Faccio parte di entrambi gli insiemi e non mi sembra che ci sia contraddizione.
    Penso che Berlusconi sarebbe dovuto andare in Abruzzo qualche volta di meno, mentre il papa sarebbe dovuto andarci almeno una volta. Est modus in rebus.

  2. mfp

    Senti, saro’ stupido io, ma non l’ho capita … ipotesi: “i cattolici di sinistra” (Binetti e altri cilicio-dotati)? Tu spiega me, grazia

  3. piero

    perchè il papa sarebbe dovuto andare? una visita del papa è sempre oggettivamente difficile da organizzare, e poi siamo sicuri che tutti avrebbero gradito? (spiego meglio: in una situazione del genere io avrei preferito sentire vicino più lo stato con interventi pratici e più visite del pres del cons che una visita pastorale, le preghiere non muovono le pietre, la protezione civile col fiato della pressione politica forse lavora meglio. per ora intanto qui da pescara dove ho passato pasqua a casa dei miei si sono accontentati tutti che le scosse di una certa magnitudo siano finite…)

  4. .mau.

    @mfp: io non so quale sia l’intersezione. Mi pareva solo interessante far notare la cosa.
    La mia opinione è che è giusto che il PresConsMin sia andato subito, in quanto simbolo pratico dello Stato, ma che poi c’è andato troppo, considerando che la sua presenza ostacola ancora di più i lavori; e non vedo perché B16 sarebbe dovuto andarci, o se per questo andare in un qualunque posto del mondo dove avvenga una catastrofe naturale… (con l’eccezione della diocesi di Roma). Ma ripeto: a me interessa più che altro fare notare la contraddizione.

  5. Piero

    Urca! C’è un piero che non sono io. Mi devo trovare un nick che non dia adito a equivoci.

  6. mfp

    Ti giuro, ce la sto mettendo tutta per ridere … ma non l’ho ancora capita. Non ho neanche capito se e’ invece una cosa seria. Ando’ sta la contraddizione!? O meglio, e’ una sola? “Tanti”, chi? Per le questioni di rappresentanza non dovrebbe “andare” – come effettivamente ha fatto – il presidente della Repubblica piuttosto che il capo dell’esecutivo? Che centra il papa con Berlusconi? (tanto ok; ma e’ talmente tanto che faccio fatica a capire quale dettaglio utilizzare per comprendere il tuo messaggio)
    Continuo a non capire, moor disambiguescion plz :(

  7. Francesco C.

    @mau: su Berlusconi abbiamo la stessa opinione. Su B16, credo che si sarebbe potuto recare in Abruzzo anche solo una volta, per esempio per celebrare i funerali: sarebbe stato a mio parere un segno forte e importante.
    Quanto al dover andare in “qualunque posto del mondo dove avvenga una catastrofe naturale”, mi sembra innegabile che per il Vaticano l’Italia è tutto tranne che un “posto qualunque” (basta pensare agli interventi del Vaticano nel dibattito politico-culturale italiano, o viceversa all’attenzione che i media italiani dedicano al papa, che non sono certo paragonabili a quanto avviene con gli altri paesi).

  8. .mau.

    @mfp: perché uno dovrebbe per forza ridere? Ho postato la notiziola sotto “minimalia”, non “relax”; ripeto che è solo per far pensare. Napolitano è il presidente della Repubblica, e checché Sìlvio ne dica è solo un simbolo generico dello Stato. In questi casi è il capo del Governo che si deve muovere (sempre in mia opinione0
    @Francesco C.: chi si immischia nella politica italiana è la CEI, cioè i vescovi italiani, non il papa. Non che il papa non sia d’accordo, o almeno non sia esplicitamente contrario, ma la cosa è diversa. E comunque sono certo che se B16 ci fosse andato, all’Aquila, i lai sarebbero stati ancora più alti.

  9. mfp

    Mica per forza … a me pero’ fa uno strano “effetto Luttazzi” (semi-serio, grottesco, allarmante, etc) … per questo mi ci sono incastrato. Non riesco a decodificarlo. Cmq, fa niente; merci.

  10. Piero

    Ora che sono loggato, mi sento parte del sistema. Il problema è sapere se l’intersezione è vuota o meno, cioè se i due insiemi hanno elementi in comune o non ne hanno. Personalmente io non appartengo a nessuno dei due insiemi.

  11. Yuri

    Mah… onestamente la frequenza delle visite di Berlusconi mi è sembrata fuori luogo. Era doveroso che ci andasse, ma andarci 6 giorni su 7 (con ampio codazzo di giornalisti al seguito) mi sa più di presenzialismo spicciolo che di senso dello Stato. Scusate in cinismo, ma lui, che già in situazioni normali è bravissimo a cambiare argomento per distorgliere l’attenzione dalla crisi…. beh… con tutta questa storia ci sarà andato a nozze.
    D’altra parte, come sta saltando fuori e come del resto era palpabile già dal giorno dopo il sisma, non si è trattato di un sisma di intensità catastrofica. L’avevo già detto, lo so, 6,3 Richter sono una bella botta, ma non tale da causare un disastro simile, se gli edifici sono fatti come si deve. Lo stesso presidente dell’associazione costruttori sosteneva che un edificio in cemento armato dovrebbe poter resistere anche a scosse del 7° grado. Insomma, se le conseguenze sono state così catastrofiche, gran parte della colpa è nel modo in cui sono stati fatti questi edifici.
    Quindi francamente disturba un po’ un tale presenzialismo da parte di chi fino al giorno prima parlava di permettere di costruire camere e piani aggiuntivi per rilanciare l’edilizia, con buona pace della staticità degli edifici…
    Quanto al Papa, non lo so. Diciamo che non mi sembra scandaloso che non ci sia andato, però forse avrebbe fatto bene a esserci.
    Mi è piaciuta invece la visita di Napolitano, soprattutto quando, ai giornalisti che gli ronzavano intorno, ha praticamente detto a brutto muso che non era andato lì per farsi fotografare e che quindi la smettessero di rompere.

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