Scopro da Repubblica che l’Inps, nella sua infinita bontà, manderà 700 mila lettere ai datori di lavoro delle colf, con i bollettini di pagamento precompilati. Inutile dire che Roberto Petrini, che ha scritto che lo fa “in vista della scadenza del 10 aprile”, non deve mai avere avuto a che fare con le Regie Poste Italiche. Vabbè, risparmio la fatica di scrivere all’Inps per avere dei nuovi bollettini: devo dire però che i “laboriosi calcoli sulle ore” non sono mai stati troppo laboriosi, visto che in un trimestre ci sono tredici settimane e basta fare due moltiplicazioni per avere il totale (via, diciamo quattro moltiplicazioni per sapere quant’è la quota a carico del lavoratore). Ad ogni modo una piccola fatica in meno: stasera avevo perso cinque minuti per calcolare il totale e compilare il modulo relativo, il prossimo trimestre non dovrò perdere i due minuti per compilare il nuovo modulo.
Quello che però è poco serio è scrivere che tutto questo servirebbe per fare emergere il lavoro nero. Chi paga i contributi può magari aver saltato un trimestre, ma nulla di più: chi non li paga continuerà a non pagarli. A cosa serve allora tutta questa notiziona?
Ultimo aggiornamento: 2009-03-31 19:16
Temo che l’esecuzione di 4 (leggasi quattro!) moltiplicazioni correlate superi largamente (diciamo, con un eccesso di tre moltiplicazioni) la capacità media dell’italico genio, vieppiú temprato (il genio) dalle sorti magnifiche della scuola pubblica. Che l’INPS miri (lodevolmente) a ridurre il nero non da turpe sete di danaro, ma da analfabetismo matematico?
Guarda che l’inps il calcolo te lo fa online sia delle ore che dell’importo dovuto da te e dalla lavoratrice, noi dobbiamo solo ricopiare i dati sul bollettino e andare alla posta. Io che sono abbastanza analfabeta nel campo dei numeri vado ogni trimestre sul sito a farmi aiutare.
@Morgaine: non garantisco che la difficoltà di accendere l’internette sia minore di quella di fare le moltiplicazioni!