Qualcuno dei miei lettori sa che quando io ero giovane non stavo a Milano ma a Torino, e lavoravo su cose astruse come il riconoscimento del parlato. Tra i colleghi del tempo, c’è chi ogni tanto commenta su questo blog – anche se in genere preferisce telefonarmi quando parlo male dei suoi beniamini – e chi invece ha deciso di fare il gran passo e scrivere anche lui, alternando l’italiano all’inglese e incrementando il numero di blogghettari della Provincia Granda.
Date il benvenuto all’ottimo Paolo Baggia e spiegategli che non deve rimanerci male perché gli ho detto di non essere interessato ad avere un mio link nei blogroll altrui, perché mi bastano i miei ventun lettori!
Ultimo aggiornamento: 2009-03-30 07:00
Altro che riconoscimento del parlato :)
Ieri volevo suonare e cantare ai miei nipoti canzonette stupidine, allora mi sovviene “Donna Felicità” e cerco tabs in rete e arrivo a robe di .mau. di decadi fa :)
Per me, lavoravi al Cern con Berners-Lee e sul tuo contratto c’era scritto “mansione: trasferire lo scibile musicale su web”