A gennaio, leggo dal Corsera, le esportazioni verso l’UE sono diminuite del 22,9% mentre le importazioni sono diminuite del 24.3%. E non parliamo di quelle extra UE.
Il fatto è che questo non capita solo in Italia ma in tutto il mondo: vedi Giappone, Germania, e finanche Cina.
È solo una mia impressione o questo calo generalizzato è ben maggiore del calo dei consumi nelle varie nazioni? Se ho ragione, ciò significa che ci stiamo avviando verso un periodo autarchico mondiale, senza che nessuno lo stia dicendo (non venitemi a parlare dei chilometri zero, che non muovono certo i grandi numeri). La domanda successiva è appunto “perché non lo stanno dicendo?” La globalizzazione è così un Bene che non può essere messa in questione da nessun editorialista?
Ultimo aggiornamento: 2009-03-19 11:28
Vedi alla voce “Baltic Dry Index”(*).
(*) http://petrolio.blogosfere.it/2008/10/un-bastimento-carico-carico.html
Pare sia normale in recessione: http://en.wikipedia.org/wiki/Smoot_Hawley_Tariff#Economic_effects
(La tariffa protezionistica pare abbia solo peggiorato, non causato, un “normale” declino dell’import-export dovuto alla recessione).
Era abbastanza facile prevederlo. O perlomeno io ne parlavo già diversi mesi fa (se vuoi ti presento alcuni testimoni auricolari).
Visto che l’Italia ha sempre avuto una bilancia dei pagamenti in pesante passivo questo migliorerà (almeno in termini assoluti) la situazione.
Mau, ma se la produzione va piu’ piano del 20% (e passa) e i bilanci import export vanno giu’ del 20%, a me non sembra autarchia ma solo recessione. Anarchia sarebbe se la produzione fosse calata del 10% e le esportazioni fossero calate del 20%.
ma no, è che gli opinionisti devono mettere a fuoso la cosa, hanno bisogno di tempo
@Fabrizio: il tuo ragionamento funzionerebbe se il commercio fosse solo di beni industriali e se non ci fossero le scorte a fare da tampone.
il tuo ragionamento funzionerebbe se il commercio fosse solo di beni industriali e se non ci fossero le scorte a fare da tampone
Funziona lo stesso, invece. Le scorte, anche se questa parola mi fa un poco ridere nel tempo del just in time, hanno un valore che il mercato definisce, non quello con cui le hai comprate! Se io compro 10 tonnellate di pere argentine, e la gente prende meno pere perché c’è frutta più economica, il valore delle mie pere scende comunque, il costo del magazzino sale ed i distributori importano meno.
Per i servizi, la musica è pure peggiore: molti servizi sono di beni non essenziali. Quindi, se serve si tagliano. E se si considera che molti fornitori di servizi usano manodopera delocalizzata, ma pagata dall’Italia verso l’estero, l’effetto sulla bilancia dei pagamenti guarda caso è…negativa.
Tutto quello che stiamo vedendo, e che io subisco sulle mie spalle visto che il sito di ricerca dove presto servizio chiude, è debbo dire, normale routine, ampiamente studiata e documentata. Aggiungo che se continua ancora, dato che molte aziende italiane sono piccole, parecchia gente si troverà senza lavoro.
@mestesso: mica ho scritto che non c’è crisi, ho scritto che si va verso l’autarchia!
Autarchia, o in altre parole si andrà inevitabilmente verso una filiera molto più corta. L’era dell’energia a basso costo è finita (la crisi economica è solo una conseguenza di ciò, non la causa) ed il modello tenuto negli ultimi 30 anni è diventato e sempre più diverrà insostenibile. Il modello produttivo e la distribuzione delle merci (e quindi l’intera economia) inevitabilmente cambierano; siamo solo al primo capitolo ma di questa storia abbiamo già letto le prime pagine.
Sono concorde sull’andamento … autarchia … pero’ non ho capito come hai fatto a trarre quella conclusione partendo dalla contrazione dei consumi. Me lo spieghi plz?
Segnalo (via AnnoZero) che “la sola citta’ di Prato (ndr: parliamo di tessile) fa uscire 1 milione di euro al giorno verso la Cina” … forse e’ utile al discorso delle “scorte”.
Santa Wikipedia … adesso ho capito … non sapevo che il termine si usasse anche in termini economici.
Quale? Autarchia? Perché, si usa in altri ambiti? O.o
Si, pensavo fosse un termine piu’ generale (es: self-control) … e invece il demauroparavia riporta come prima accezione quella economica.
Comunque a me l’autarchia non dispiace, significa che la deriva berlusconiana sta riproducendo questa storia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_dell%27Italia_fascista#La_crisi_economica
Pero’: (a) e’ difficile raccontare che ricostruiremo l’impero romano… anche perche’ l’africani sono gia’ terra di altri, e dove non ci sono Gli Altri, ci sono i pirati locali … basta infatti che uno solo un po’ insicuro dica la parolina magica “Cina”, ad un qualsivoglia comizio, per far crollare quell’illusione; e se non e’ chiaro il concetto basta aggiungere “Noi semo 60 milioni, loro so’ du’ migliardi: voi davero davero fa’ a botte coi cinesi? Tu simmatto!”. (b) dall’ultimo Artista delle Tre Carte e’ passato troppo poco tempo … ci sono ancora nonni che se lo ricordano, bisogna aspettare che muoiono. (c) The Internet, in teoria, potrebbe fornire un’alternativa viabile … manca solo una dimostrazione empirica piu’ realistica di Facciadilibro … piu’ tangibile.
In definitiva: essendo la nostra storia gia’ scritta, basta seguire Il Manuale per trovarsi bene senza faticare troppo!
«Una domanda per Obama. Ci invadete spontaneamente o dobbiamo proprio rifarlo tutto, il fascismo?» (Spinoza)