Questa notiziola rappresenta un’eccezione nella categoria “povera matematica”: per una volta c’è un’affermazione corretta che in genere viene sempre taciuta.
D’accordo, Luigi Bignami si dimentica di dirci che il suo articolo è scopiazzat… ehm, surrettiziamente tradotto dallo Scientific American. Ma non stiamo parlando della deontologia giornalistica. La frase che ci interessa è questa, della Commissione per l’Energia della California: «L’aver allungato di 15 giorni il periodo di ora legale nel nostro Stato, non ha portato ad alcun beneficio, in quanto l’anno scorso il risparmio di energia è stato dello 0,2%, ma è un dato che ha un margine d’errore dell’1,5%»
Mi pare importante dare un grande risalto a questa affermazione, perché mette alla luce una verità che in genere viene messa sotto il tappeto: che cioè i numeri statistici devono essere sempre presi con beneficio di inventario, per quanto possiamo essere attenti a ricavarli. Già quando i valori sono certi non si può essere del tutto sicuri: ad esempio il registratore di cassa di un negozio può dire che a febbraio si è ricavato come media giornaliera meno che a marzo, ma ci possono essere stati mille fatti esterni (magari marzo ci sono stati cinque sabati e il nostro negozio fa più affari il sabato…) che disturbano i risultati. Non per nulla in certi casi si fanno le medie destagionalizzate. Ma se dobbiamo anche fare delle stime, gli errori si sommano agli errori e quindi sarebbe sempre giusto aggiungere il margine di errore. Accontentiamoci che per una volta è stato fatto, e facciamolo notare!
Ultimo aggiornamento: 2009-03-09 19:07
Tradotto e male, però, diciamo anche questo.
The observed drop in energy use of 0.2 percent fell within the statistical margin of error of 1.5 percent.
È chiaro e significativo. Mentre per:
“… il risparmio di energia è stato dello 0,2%, ma è un dato che ha un margine d’errore dell’1,5%”
Bisogna lambiccarsi a trovare un senso e, alla fine, se non si va all’originale non se ne esce. E c’ha pure messo le virgolette!
Italia e numeri, due universi senza punti di contatto.
Segnalo anche questo:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/03/stili-vita-statistica-Nord-italia.shtml
Ed è Il Sole 24 Ore.
@puntiglioso puntiglio: può darsi che con gli anni io sia diventato un mollaccione, ma la frase “tradotta” mi sembrava già sufficientemente chiara; applicare il margine di errore al risparmio di energia è ben difficile.
Che ne pensano gli altri venti lettori?
Per me la “traduzione” è corretta e, debbo dire, pure stilisticamente buona.
applicare il margine di errore al risparmio di energia è ben difficile
Ma, in italiano, è proprio quello che c’è scritto.
Poi, sempre puntigliando: errore massimo? errore statistico? errore assoluto sul valore percentuale?
L’errore assoluto è linguisticamente il meno verosimile; ma, considerato quel che si vede in giro, non mi sarei sentito di escludere neppure quello.
Poi:
… daylight time nationwide began three weeks earlier, on the second Sunday in March, and ended one week later in the fall.
Che fa +4 settimane, giusto?
E non +2 settimane, né +15 giorni.
@.mau.
Confessa: avevi già letto l’articolo su Sci.Am., perciò ti è sembrato tutto regolare.
@mestesso
Sì, almeno l’articolo è scritto (per la gran parte) in buon italiano.
@puntiglioso puntiglio: no, l’articolo di sci.am. l’ho trovato quando ho iniziato a scrivere la notiziola e mi servivano le fonti. Ma resto dell’idea che la mia lettura fosse l’unica possibile. Sulle quattro settimane, invece, hai perfettamente ragione: non l’avevo notato.
Sì, anch’io ho subito optato per quella interpretazione.
Ma proviamo a metterci nei panni del lettore medio: a lui, davanti ad un passo simile, non vanno immediatamente in preattivazione i nodi associativi dei concetti relativi alla statistica; magari un trigger intitolato variazione compresa nell’intervallo di errore neppure lo ha.
[puntiglio mode off]
Trattandosi di giornalista scientifico (nonché geologo, salvo omonimia), probabilmente si è trattato solo di fretta.