Se come me avete iniziato a leggere fantascienza con gli Urania anni ’70, magari il nome di Farmer non vi dice nulla, visto che la premiata ditta F&L se ne stava ben alla larga da uno scrittore che osava lordare la purezza della SF con sporche storie di sesso. E per di più, sesso tra umani e alieni, come in The Lovers, quando il massimo di cui si poteva parlare al tempo erano fanciulle discinte, pronte a cadere ai piedi dell’eroe (meglio se ingegnere), ma lasciando tutto all’eventuale immaginazione del lettore un po’ come nel teatro greco. Chi invece leggeva la concorrenza (le collane Cosmo Oro e Cosmo Argento dell’Editrice Nord) veniva a sapere Farmer era il miglior scrittore del secolo, e che si era fortunati a poterlo leggere da loro nonostante la censura strisciante italica…
A mio parere, quei giudizi sullo scrittore morto ieri sono parziali, e non permettono di conoscerlo davvero. Se uno è interessato all’erotismo interplanetario, tanto per dire, non è certo Farmer che deve leggersi: per lui il sesso era semplicemente una parte delle storie che raccontava. Ma il suo vero talento era nella creazione di affreschi dalle dimensioni incredibili, come quello dei Fabbricanti di Universi e soprattutto del Mondo del Fiume, dove entra dentro davvero di tutto; e nel caleidoscopio di citazioni letterarie, religiose e autoreferenziali che rendono la lettura una goduria per gli appassionati del genere (e non preoccupatevi se vi siete persi qualche personaggio secondario: a volte era proprio Farmer che se ne dimenticava…)
Ultimo aggiornamento: 2009-02-26 10:57
Grazie a Farmer e al mondo del fiume ho consociuto, tra l’altro, l’Esperanto. Possa vagare per l’eternità per le pianure amerinde di Alofmethbin, combattendo centauri e ‘Occhi del Signore’.
Ciao, Phil. Arrivederci sul fiume, o forse in un inferno a rovescio.
Ci rivedremo, nel mondo del fiume. Non prestissimo, spero.
venere sulla conchiglia…
mmmmh! il mondo del fiume lo stavo leggendo quando subii un’intervento chirurgico la cui anestesia fu “integrata” un numero imprevisto di volte. Come risultato ho sognsto per più di un mese corpi in conserva che neanche in Matrix.
Non si trovano più ristampe o niente..
Volevo solo sapere se c’è qualcuno che ha voglia di prestarmi il fiume della vita, son disposto anche a darvi dei soldi se volete (:
grazie, e fatemi sapere qua baulei chiocciola gmail.com
@hurley: sicuro non ci sia in qualche biblioteca? (A Milano no, l’OPAC mi dà solo Bergamo…)
Arrivederci Philip, ci vedremo un giorno nel mondo del fiume. Gis la revido, skribisto!
(Dio se mi mancherai….)