Leggo sul Corsera che Shimano ha introdotto un cambio elettronico sulle biciclette, cambio che è stato utilizzato da tre squadre nello scorso Giro della California. L’articolo continua con una marchetta per la Campagnolo che aveva sviluppato un cambio simile già sette anni fa, e termina con un po’ di pettegolezzi sulla presunta violata purezza del ciclismo (non ridete).
Il mio giudizio a riguardo si può sintetizzare in una parola: bah. Non so se mi fiderei di dover sperare che la pila a bottone per il cambio elettronico non si scarichi improvvisamente, ma immagino che nel peggior dei casi mi ritroverei con una ruota fissa, il che non è la fine del mondo a meno che non si blocchi su un 28×30. Ma d’altra parte non facevo fatica a cambiare nemmeno quando avevo la levetta sul telaio: l’unico problema era riuscire a sentire la posizione corretta. E con i cambi attuali a pulsante o manopola non c’è nemmeno questo problema. Detto in altro modo: a che mi servirebbe una simile innovazione? A nulla :-)
Ultimo aggiornamento: 2009-02-16 11:11
Se si trattasse di un semplice servomeccanismo che in seguito al comando del ciclista muove cambio e deragliatore, sarebbe carino. Il problema è che esistono un sacco di modi per abusarne:
1) Quello più immediato è che il cambio sia anche “intelligente”, e in base alla coppia e alla cadenza di pedalata regoli di sua iniziativa la marcia. Questo tutto sommato non credo che avrebbe grosse ripercussioni sulle prestazioni dei professionisti (un ciclista professionista sa quale marcia deve tenere), mentre sarebbe una bella agevolazione per cicloamatori e dilettanti. Ci spero. :)
2) Poi c’è il cambio a variazione continua, che era già stato introdotto da qualcuno qualche anno fa (Boardman, forse?) e poi bandito. Un CVT controllato elettronicamente avrebbe invece profonde ripercussioni sul ciclismo professionista, e quindi sono contrario.
Tra un 28×30 in città e un 54×12 al fondo d’un cavalcavia, non saprei mica cosa scegliere…
@piotr: puoi sempre portare la bici a mano su per il cavalcavia, sono poche decine di metri :-)
Volevo segnalarti l’articolo, ma vedo che hai già provveduto :-)
Il pezzo mi sembra un’accozzaglia di parole senza troppo senso; “Al ciclista non è richiesto, quindi, alcuno sforzo”: non vedo questo grande impegno fisico nel muovere le leve/ghiere del cambio, onestamente, e io ho ancora una vecchia bici con il cambio Campagnolo a levette posizionate sulla parte obliqua del telaio.
Se leggessi anche il corriere online vedresti che c’è anche chi sulle bici a Milano la pnesa come me.
@Sleepers: io col cambio “classico” mi sono rotta un’unghia. Per gli imbranati è molto più comoda la levetta sul manubrio.
La pila a bottone del cambio???
Hai ragione, sicuramente sarà fatto così, ma forse si potrebbe mettere una dinamo sulla bicicletta. L’energia che perdi per alimentare il cambio la recuperi nel dover cambiare a mano :-)
Non so forse è OT…riporto come curiosità…
Honda ha realizzato una bicicletta con cambio a ingranaggi e non il classico a pignone e corona. Si cambia senza pedalare. Probabilmente è di tipo motociclistico, quindi sequenziale. A parte l’utilità che la catena non può uscire, credo che per l’uso cittadino non abbia molto senso.
http://www.motorbox.com/Moto/Magazine/HondaRN01.html
PS Da quel che so Honda nonla commercializza, era prototipo per gare. Ora si è anche ritirata dalle gare di MTB.
Beh, l’aiuto sarebbe nella possibile eliminazione di molti dei difetti tecnici del cambio analogico, semplificando la cavetteria e quindi l’eventuale registrazione/regolazione.
TUtto, ovviamente, a scapito della facilità di riparazione casalinga e/o con pezzi usati.
Gia’ ora con l’ergopower è complicato metterci le mani (rispetto alle classiche levette), figurati con la centralina elettronica.
Ma le cyclette programmabili elettronicamente, non funzionano in modo simile?
Ultima nota: la ruota fissa non è sinonimo di velocità singola. Quest’ultima ha un solo pignone, ma ha comunque la ruota libera. Insomma, in discesa ti diverti comunque ;)
mau, inrealtà nel giro si sapeva dal 2006 !! http://www.cyclingnews.com/tech.php?id=tech/2006/news/03-09 in realtà con l’elettronico si potrebbero avere semplificazioni di caveria e comodità a mettere i comandi dove si ritiene più comodo per i superprofessionisti (p.es. nella posizione aereodinamica nelle cronometro), poi avebdo adesso campagnolo l’11 velocità shimano doveva rispondere!!
comunque in futuro con l’elettronico dovrebbero fare dei deragliatori anteriori che tengono più in linea la catena su tutti i rapporti.
anche i cambi epicicloidali ci son da tempo (interni al mozzo posteriore, con la catena sembra in linea) a 3 rapporti (ve li ricordate nelle bici da cross degli anni 70?), gli shimano a 7 e 8v http://www.sheldonbrown.com/nexus-mech.html e adesso a 14 rapporti http://www.rohloff.de/fileadmin/rohloffde/download/werbung/prospekte/prospekte_14_facts/prospekt_14_facts.it.pdf … purtroppo fanno più attrito dei cambi a deragliatore (ma stanno più puliti se piove :)
ciao
g.