Scopro dal Wall Street Journal via Quintarelli che c’è qualche piccolo problema che riguarda la nuova versione di Kindle, il lettore di e-book di Amazon.
Il problema non sono i 359$ di costo del coso (beh, per me quello è un problema, anche se capisco che la cosa è legata al fatto che sono un feticista e mi piace occupare troppo spazio in casa coi libri), quanto la sua nuova caratteristica: un convertitore text-to-speech. Che c’è di male, direte voi? C’è tanto male, dice il direttore esecutivo della Authors Guild americana Paul Aiken. Perché leggere un libro è un’opera derivata, e quindi non basta pagare per avere il libro ma occorre anche pagare per avere i diritti aggiuntivi per ascoltarlo.
Non ridete. I “diritti derivati” sono un caposaldo della legge sul diritto d’autore. Credo che in questi utlimi anni tanti musicisti si sono fatti una discreta sommetta dopo che le loro canzoni sono state trasformate in suonerie telefoniche vendute a carissimo prezzo. E so che gli audiolibri, non tanto qui in Italia ma nei paesi anglosassoni, sono un mercato molto fiorente. Però a me sembrerebbe chiaro che c’è una bella differenza tra uno speaker professionista che legge un libro e un sistema automatico, per quanto buono esso sia (uno dei miei lettori può tessere le lodi di uno di tali sistemi…): alla legge, evidentemente, no. D’altra parte, stanno facendo una class action contro Google perché con la possibilità di cercare all’interno dei libri gli autori perdono soldi… e spero che vi ricordiate che Non pago di leggere sta ancora lottando per il principio di prendere a prestito un libro gratuitamente.
Per il momento, l’unico consiglio che posso dare è quello di stare molto attenti quando leggete la favola della buona notte ai vostri bambini: non sia mai che sotto il letto ci sia un solerte funzionario SIAE!
Ultimo aggiornamento: 2009-02-13 10:14
Ma anche acrobat reader può leggere i testi in inglese con una voce artificiale. E anche alcuni plug-in per browser. Servono per i ciechi o ipovedenti, immagino.
Non credo che nessuno che possa leggere userebbe un sintetizzatore vocale per “leggere” un testo, specie se di letteratura. Anzi, son ben pochi anche quelli che leggono a video opere sopra le due pagine, perché la carta ancora ha
i suoi vantaggi.
Questo per dire che queste discussioni sono ridicole. Ma non dispero: quando le alternative raggiungeranno una massa critica, questi dinosauri del copyrght moriranno di morte naturale. E’ solo questione di tempo. Per la musica sta già accadendo.
ciao
nicola.
chissà perchè questa notizia mi preoccupa un pelino…
:-)
Avevo letto la cosa qualche giorno fa su Wired, ti segnalo un commento “legale” sul sito della EFF.