giubileo

Sicuramente la data corretta non è il primo febbraio. Allora non avrei mai pensato che tutto questo sarebbe stato così importante da dovermi ricordare il giorno esatto. Però è una data come un’altra, il periodo è più o meno quello, e quindi ho deciso di considerarla come il giorno anniversario.
Il primo febbraio 1984, al centro di calcolo della Scuola Normale Superiore, scoprii che avevo la possibilità di usare i terminali (uno a linea di comando, 300 baud; l’altro a 4800 bit al secondo, schermata 24*80) e connettermi a E105DIDA@ICNUCEVM, un account sul mainframe del CNUCE che faceva parte della rete di calcolatori EARNET (la parte europea di BITNET, che ai tempi veniva sponsorizzata dall’IBM: in effetti ICNUCEVM era un IBM 370).
Probabilmente la maggior parte di questi nomi non vi dice proprio nulla. Non è così strano: venticinque anni nell’informatica sono più di una vita. Quello che vorrei dire è che non so quanto l’informatica abbia cambiato la mia vita (ma se è per quello, la prima calcolatrice programmabile, la TI-57, l’ho avuta nell’estate 1978 e quindi sono già passati più di trent’anni), ma sicuramente l’internette sì (anche se non mi sono sposato grazie ad essa :-) ). Dunque mi sembra giusto ricordarla, no?

Ultimo aggiornamento: 2009-02-01 20:55

8 pensieri su “giubileo

  1. Piero

    La mitica Ti57. Ci passo le notti con lei, malgrado i tasti consumati. Come in questa notte insonne, sono alle prese con sto programmino:
    LRN STO 0 2nd lbl 1 RCL O X 2nd dsz GTO 1 x 1 = R/S RST LRN RST
    5 R/S
    A te gira ? Quanto fa?

  2. .mau.

    @piero: chissà dov’è finita la mia TI-57 :-( (forse la TI-58C successiva ce l’ho ancora a Torino…)

  3. mestesso

    Ah, i tempi del mio modem mattone 2400 bps, FidoNET, EuroNET…ma FidoNET esiste ancora?? E le BBS in generale, si sono estinte?
    Argh, ho nel cassetto ancora (ma non va più :-() la mitica HP-55!

  4. maurizio paolini

    Eh, beh sono solo un poco piu’ vecchio… parole come E105DIDA risvegliano vecchi ricordi… cui aggiungo solo un requiem per il mitico pdp11/34 (128KiB), al fenomenale RSX11/M (username system password system) con i suoi terminali VT52 (poi VT100). All’eseguibile di dungeon, disassemblato a mano con l’aiuto del Giassi per scoprire come aprire l’uovo (e poi gia che c’eravamo, modificato con l’aggiunta della “stanza del Dini”).
    Prima c’era l’HP: 4KiB di memoria a nuclei di ferro, che anche se lo spegnevi si ricordava tutto per un paio di giorni ancora :-) e che aveva le levette una per bit per impostare il contenuto dei registri.
    Questo accadeva negli stessi locali forse solo un paio d’anni prima dei tuoi ricordi.
    Maurizio

  5. .mau.

    @maurizio: no, l’HP non c’era più, ma il PDP11/34 con l’RSX11/M sì, e ricordo anche la stanza del Dini. Ma il PDP non aveva 128KWord (prima dell’upgrade che gli raddoppiò la memoria)?
    Ah, per quelli un po’ più giovani che hanno visto i terminali VT100 e si chiedevano come mai ci fosse un tasto GOLD: era il colore del tasto corrispondente nei VT52.

  6. theus

    Smettetela, altrimenti allago la tastiera.
    Qualcuno aveva quei megadisconi (relativamente velocissimi) di diametro 40-50cm e alti 5 da attaccare ai PDP e/o ai vax e di ben 5MB di spazio l’uno ? come si chiamavano ?

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