ll Papa e il negazionismo

A quanto pare, la comunità lefebvriana ha chiesto scusa per le affermazioni negazioneste del vescovo Williamson, di cui parecchio si èparlato in questi giorni. Tutto a posto, allora? Per nulla. Provo a separare per quanto possibile l’aspetto religioso da quello politico, anche se la cosa non è mai facile.
Che il papa tolga la scomunica ai vescovi lefebvriani, è una scelta assolutamente interna: chi cattolico non è ha tutti i diritti di dire che è un simbolo di restaurazione – esattamente come gli esponenti cattolici hanno tutti i diritti di protestare contro le leggi da loro ritenute non etiche – ma non ha alcun diritto di pretendere di dettare lui l’agenda – esattamente come, ecc. ecc. Anche nella base cattolica ci sono dei malumori, se è per questo. Che la scomunica sia stata tolta il 24 gennaio, tre giorni prima della Giornata della Memoria, per me è stato solo un caso: alzi la mano che sapeva di Williamson prima della scorsa settimana.
È abbastanza normale, e “politico” se volete, che a questo punto si sia tirato fuori tutta la storia del negazionismo di Williamson. Nota a margine: mi sono sempre chiesto come i negazionisti spieghino la mancanza di vari milioni di ebrei zingari e via discorrendo che c’erano prima della seconda guerra mondiale, non sono andati in guerra, e poi non ci sono più stati. Hanno forse messo barba e baffi finti e sono andati a conquistare il mondo? Fine della nota. Ad ogni modo, c’era un occasione assolutamente naturale per parlare, ed era appunto la Giornata della Memoria. Benedetto XVI non avrebbe nemmeno dovuto limitarsi a parlare degli ebrei; nei campi di concentramento sono stati gassati anche dei preti, sia pure in piccolissimi numeri. Né avrebbe dovuto fare il nome di Williamson, del resto, secondo il classico principio de minimis non cura. In pratica, gli sarebbe bastato fare un discorso tecnicamente pastorale, ma con un chiaro significato sulla posizione della Chiesa Cattolica, che se permettete mi sembra parecchio più importante di quella di un singolo vescovo nemmeno in posizioni di responsabilità. Tutto questo, ribadisco, dalla bocca del papa, e non da una fonte pur autorevole come l’Osservatore Romano: è un problema di comunicazione. Invece, niente. Silenzio nella migliore delle ipotesi, forti spinte ai lefebvriani perché parlassero loro – e ancora una volta, di una piccola comunità ex-scismatica quanto volete che importi? – in quello peggiore. E queste sono posizioni politiche, non religiose.
Aggiornamento: (29 gennaio) Mentre stavo scrivendo il mio pippone, B16 ci stava già pensando. Bene.

Ultimo aggiornamento: 2009-01-28 16:30

9 pensieri su “ll Papa e il negazionismo

  1. mestesso

    E questo?
    http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_28/rabbinato_vaticano_williamson_6e2d71ea-ed22-11dd-b7f1-00144f02aabc.shtml
    Cmq, Ratzinger ha riabilitato i lefebvriani perché li ritiene più cattolici degli altri, in primis di francescani, benedettini e progressisti vari ;). Se potesse, li farebbe scomparire.
    E poi la Chiesa fa e deve fare politica (teologicamente parlando, nella visione di un preconcilare come il cao Benedetto). Che gli riesca bene o meno bene, è un altro discorso.

  2. Fabio Forno

    Sulla nota: credo sia più facile di quanto sembri, basta contestare i documenti che provano l’esistenza degli ebrei spariti e il problema non si pone più (mal che ti vada puoi dire che sei milioni è una cifra esagerata). Se poi la contestazione non regge vuoi che importi a chi crede ai negazionisti? Ricorda che i loro “clienti” sono quelli che già hanno un bias antisemita.

  3. zar

    Se ho ben capito, la data del 24 gennaio non è del tutto casuale: il giorno dopo si ricorda l’apertura del Concilio Vaticano II (quello che ha dato tanto fastidio ai lefebvriani).
    (Vedo però che il decreto è firmato 21 gennaio. Boh)

  4. .mau.

    @xlthlx: sì, i gay erano nei lager, indicati con il triangolo rosa. Ma forse far parlare anche di loro sarebbe stato chiedere troppo.
    @zar: se diamo per buona la tua ipotesi, io la leggo al rovescio: è stato l’ultimo giorno “preconciliare”, insomma un regalo ulteriore. Altro sarebbe stato affermarlo in occasione dell’anniversario dell’inizio del concilio.

  5. layos

    @mau: mi sono sempre chiesto come i negazionisti spieghino la mancanza di vari milioni di ebrei zingari e via discorrendo
    Nella seconda guerra mondiale sono morte 50 milioni di persone. Secondo le tesi negazioniste gli ebrei, zingari, eccetera che mancano all’appello sono civili morti sotto le bombe o di stenti durante il conflitto, oppure che sono morte si nei campi ma per le difficili condizioni di vita e non per essere stati gassati prima e bruciati poi.
    Si sono solo dimenticati il piccolo particolare che uno dei deputati a tenere il conto dei morti ad Aushwitz era un ebreo che è pure riuscito a scappare: http://en.wikipedia.org/wiki/Vrba-Wetzler_report .
    Naturalmente i negazionisti non si fanno mancare nemmeno una spiegazione per questo: è ebreo, quindi mente. Per definizione.

  6. Manuelfloyd

    Scusa MESTESSO ma devo contraddirti….la chiesa non fa politica e non può permettersi di farla…l’Italia in teoria dovrebbe essere uno Stato laico(Costituzione) e quindi anche la politica italiana non dovrebbe essere minimamente influenzata dall chiesa…sai il Vaticano ha uno Stato prorpio, facesse ciò che vuole lì senza invadere le libertà altrui…ciao

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