Avete mai avuto bisogno di nascondere il vostro indirizzo email? in questi casi, il sistema più semplice è quello di usare un’indirizzo usa-e-getta, che viene creato espressamente per quello scopo. Di siti che offrono un servizio simile ce ne sono molti, ma mi sento di consigliarvi KasMail, non foss’altro che perché lo uso da un paio d’anni e non ho mai avuto problemi di sorta.
Ovviamente per registrarvi a KasMail dovete fornire un indirizzo email funzionante: se siete paranoici ne potete fare uno usa-e-getta da qualche altra parte. A questo punto potete creare tutti gli indirizzi che volete, definendo anche per quanto devono essere validi. Io ho creato i miei con durata indefinita, visto che c’è comunque la possibilità di cancellarlo quando si vuole; ma si può anche avere un indirizzo “a tempo”, da una settimana a sei mesi di tempo. Adesso ho scoperto che c’è persino un bookmarklet per creare l’indirizzo al volo!
(nota: questo post è anche un hint per quelli come Bistecca che mi scrivono indicando un loro indirizzo inesistente e Fang che non vuole esporre al pubblico il proprio indirizzo. La cosa non mi dà fastidio, ma è chiaro che se si aspettano una risposta da me non posso dargliela, no?)
Ultimo aggiornamento: 2009-01-27 17:29
Devo registrarmi con un indirizzo vero per crearne uno farlocco? Troppa fatica, vado sul mailinator.com : niente registrazione, niente password da ricordare, devo solo inventarmi cosa mettere davanti a @.
@agnul: dipende da quello che ti serve fare. Dal mio punto di vista è molto comodo ricevere e spedire le mail sulla mia casella, almeno fino a che non diventano troppo note. Inoltre in questo modo puoi anche farti un filtro e catalogarle direttamente.
> ma è chiaro che se si aspettano una risposta da me non posso
> dargliela, no?
Oh, ora mi sovviene il dubbio che tu non abbia grande considerazione per la mia intelligenza, se pensi che io possa aspettarmi una risposta dandoti un indirizzo falso e invalidato.
Considerati pure schiaffeggiato. :P
Parlando più seriamente, non mi piace l’idea di dare un indirizzo di “serie b”.
Mettiamola così, fingendo che si tratti dell’indirizzo di casa: finché non fornisco il mio indirizzo, esprimo il mio desiderio di vivere in misantropico isolamento. Quando ne fornisco uno usa e getta, è come se ti fornissi il mio indirizzo di casa e al tuo arrivo dicessi: “ok, ma passa dalla porta di servizio.”[1]
Si tratta, dal mio punto di vista, di una forma di rispetto per il mio interlocutore.
Eh, lo so che nulla di tutto questo è presente nella netiquette (o retichetta[2]), ma tant’è.
Fine dello sproloquio.
[1] In effetti è più come invitarti in una garçonnière, ma, essendo tu di sesso maschile, l’esempio era inadatto.
[2] Che però suona malissimo.
@Fang: hai qualcosa contro i periodi ipotetici? (Bistecca ieri una richiesta me l’ha mandata, BTW)
Confermo che finché si tratta di discussioni generali nel blog, non mi interessano nome e indirizzo di chi posta e chiedo solo un identificativo univoco per semplificare la vita.
Non sono d’accordo con il tuo esempio, però. L’analogia per me sarebbe con il fermoposta: un indirizzo dove tu vai a recuperare la posta se ti interessa.
@.mau.
> hai qualcosa contro i periodi ipotetici?
Dipende molto dall’assunzione che l’ipotesi fa su di me.
Comunque, se la cosa non ti risulta offensiva, per me non ci sono problemi: la prossima volta che ti scrivo in privato, ti mando un indirizzo valido.
> il fermoposta
Che infatti aveva, tra i suoi molti utilizzatori, i patiti degli incontri amorosi illeciti. Come per la garçonnière.
Chiudono: http://www.emaildiscussions.com/showthread.php?p=492953
@nemo_bis: al momento se hai già la password funziona ancora tutto, chissà per quanto.