(vedi prima, seconda, terza, quarta parte)
Lasciamo ora da parte l’illusione di una Wikipedia fatta da utenti perfetti, e introduciamo – anche se non vorremmo in realtà esistesse – il concetto di vandalismo, che nel gergo di chi lavora sull’enciclopedia indica una qualunque operazione che attenta alla qualità di una voce anche se fatta involontariamente o in buona fede. Ogni giorno vengono fatti moltissimi vandalismi: la maggior parte di essi viene eliminata nel giro di qualche minuto al massimo, ma alcuni di essi possono rimanere visibili per settimane o anche mesi prima che qualcuno se ne accorga e li corregga. Fortunatamente al momento la probabilità di finire in una pagina vandalizzata è piuttosto bassa: ci sono infatti molte persone che dedicano il loro tempo a favore dell’enciclopedia non per creare o ampliare voci, ma per correggerle. Purtroppo però il numero di questi “patrollatori” cresce più lentamente di quello dei “vandali”, e quindi il rischio di trovarsi una pagina rovinata aumenta col passare del tempo.
È ovvio che un vandalismo di qualunque tipo degrada la qualità dell’enciclopedia. Fin qua penso non ci siano dubbi. Ma è meno evidente cosa succeda alla fruibilità per un utilizzatore: come ho scritto, non mi pare che si parli spesso di questo modo di vedere le cose, che pure per l’utente comune è quello più importante. Vediamo dunque cosa succede nel caso di vari tipi di vandalismo, sempre partendo dal punto di vista di un tizio qualunque che vede solo la pagina principale della voce e non sa né vuole sapere di cose tipo la cronologia di una voce che permette di verificarne la storia e notare eventuali discrepanze.
La prima cosa da tenere a mente è che a parità di vandalismo, più la voce è importante più esso è visibile. Modificare la voce su Dante, Manzoni o Berlusconi significa aumentare la probabilità che qualcuno capiti nella pagina sfregiata, mentre rovinare la pagina di un comune della Polonia rischia di essere un’operazione concettuale di cui nessuno si accorgerà, perché a nessuno verrà in mente di consultare proprio quella pagina. Questo assioma porta a due corollari. Il primo è pragmatico: sono in molti a tenere sotto controllo le voci più importanti, e quindi il tempo che trascorre tra un vandalismo e la sua correzione è molto basso. Viceversa, le voci meno importanti possono restare vandalizzate per un tempo indefinito, proprio perché nessuno le tiene sott’occhio.
La seconda cosa da sapere può sembrare a prima vista incredibile: le voci create (non modificate) per puro vandalismo – spesso goliardico in questo caso – non sono generalmente un grande pericolo per l’utente casuale. Di nuovo, molti danno regolarmente un’occhiata alle voci che vengono create ex novo, e quindi è improbabile che una voce goliardica sopravviva per più di qualche ora; d’altro canto, una voce “Concetta Scraccaturi” il cui testo è “ha 15 anni, fa la II liceo a Piazza Armerina e le puzzano le ascelle” verrà cercata solo da chi sa che qualcuno l’ha inserita: nessuno ci capita a caso.
Passiamo ora alle modifiche alle voci. Anche in questo caso ci sono vari scenari. Una possibilità è che il testo della voce venga completamente eliminato, o sostituito con una frase tipo “Fate tutti skifo!!!!” con opportuno numero di punti esclamativi. Modifiche di questo genere vengono di solito corrette molto in fretta, perché nei file di log saltano subito all’occhio. Ma anche se non fosse così, per il consultatore casuale dell’enciclopedia quella che viene percepita è un’incompletezza dell’enciclopedia, il che è una brutta cosa ma non è una tragedia… a meno che uno non abbia preso Wikipedia come succedanea del babbo che per un bimbo, oltre che essere il più bravo e il più forte di tutti, è anche onnisciente. L’utente farà una scrollata di spalle, dirà che non è vero che Wikipedia sappia proprio tutto, e si rivolgerà altrove… magari a un clone dell’enciclopedia che non era aggiornato e quindi non è stato toccato dal vandalismo.
La cancellazione di una o più sezioni di una voce è un po’ diversa. Fortunatamente anche questo tipo di vandalismi viene rapidamente corretto dai patrollatori; ma se questo non accade, l’utente casuale non si accorge di cosa è successo, e quindi rimane convinto di avere trovato tutto quello che valesse la pena conoscere sull’argomento. Ricordiamoci che usare Wikipedia significa generalmente cercare un riassunto premasticato, il che non è necessariamente un male ma in alcuni casi può appunto essere pericoloso. Ecco dunque un caso di modifica invisibile all’utente tipico ma nociva per la qualità dell’enciclopedia.
Ci sono infine le aggiunte e modifiche al testo. È molto raro che le aggiunte siano molto lunghe: se questo capita, si tratta generalmente di qualcuno che vuole aggiungere ad ogni costo la sua opinione o commento personale, spesso in un italiano pesante e/o sgrammaticato; tali aggiunte mi sa tanto che vengano saltate a piè pari da chi legge, oltre ad essere facilmente notate ed eliminate. Le aggiunte del tipo “scemo chi legge” danno un’impressione di scarsa qualità di Wikipedia, ma non tolgono nulla al trasferimento di informazione dall’enciclopedia all’utente.
Il caso veramente preoccupante è quello delle aggiunte, cancellazioni o sostituzioni minime al testo. Queste modifiche sono molto difficili da notare: se una voce non è tra gli “osservati speciali” di qualcuno, vale a dire un insieme di voci di cui il sistema segnala tutti i cambiamenti, una modifica di questo tipo può davvero passare inosservata per un tempo indefinito, e far sì che una voce sia sbagliata o peggio ancora fuorviante. Più la modifica è verosimile, più difficile è accorgersene: se scrivo che l’altezza di Torino è 1249 metri sul livello del mare è probabile che il lettore si accorga che c’è qualcosa che non va, anche se non potrà sapere qual è l’altezza effettiva. Ma se scrivo che è 219 metri sono ragionevolmente certo che il dato sarà preso per buono… e magari citato da qualche giornale. Garantisco che cose del genere sono all’ordine del giorno: io ad esempio tengo d’occhio le voci su Marco Pantani e Cristina Chiabotto perché ogni tanto qualcuno si diverte a cambiare leggermente altezza e peso, dati che sono presi dai loro siti ufficiali.
A mio parere, il problema delle modifiche sottili è quindi estremamente importante, anche se non pare sia molto sentito; come sempre, sono le modifiche di grandi dimensioni quelle che “fanno notizia”. In ogni caso, comunque, occorrerà trovare una soluzione. Personalmente io sono favorevole al metodo utilizzato nella Wikipedia in lingua tedesca, dove ogni voce ha due versioni: quella “istantanea” e quella verificata. La prima è l’ultima versione della voce, esattamente come capita adesso; la seconda è l’ultima versione che ha avuto un “bollino di qualità” da un utente fidato. Se uno accede all’enciclopedia come anonimo vedrà la versione verificata, con una nota che lo avviserà che ce n’è anche una non verificata e più aggiornata che se vuole potrà andare a vedere; per l’utente registrato capiterà l’opposto, con la versione con le ultime modifiche presentata per default e l’eventuale nota che avvisa che tale voce non è stata ancora verificata e dà un collegamento alla versione “accertata”; infine l’utente fidato potrà mettere il bollino di accettazione sulla voce. Come notate, tutto è sempre disponibile – il che dal mio punto di vista è una condizione imprescindibile per Wikipedia – ma la presentazione è diversa. È chiaro che questa soluzione non ha nessun effetto sulla qualità in genere della voce, ma questo non è un problema, o meglio non è un nuovo problema.
Ah, se siete curiosi di sapere chi siano questi vandali, ecco qualche ritratto tipico.
* C’è il ragazzino che vuole mostrare quanto è bravo con i mezzi informatici.
* C’è il ragazzino che nelle ore di laboratorio informatico non sa cosa fare.
* C’è il tipo convinto che Wikipedia sia il posto più adatto per inserire il proprio curriculum, così lo vedono in tanti.
* C’è il tipo convinto di doversi vendicare contro qualcuno, e che vuole fare le cose in grande.
* C’è il tipo che vuole “ristabilire la verità storica”.
* C’è il tipo che vuole divulgare al mondo la sua grande scoperta.
* C’è il tipo che si mette a fare modifiche così, perché è un modo come un altro per passare il tempo.
* C’è il giornalista che inserisce apposta delle modifiche per dimostrare che Wikipedia è sbagliata, oppure perché deve fare un articolo sugli errori dell’enciclopedia.
Come vedete, ce n’è per tutti i gusti!
Per il momento – dopo meno di trentacinquemila battute complessive – è tutto. Spero che il mio punto di vista sia stato interessante e vi abbia dato qualche idea nuova.
(fine)
Ultimo aggiornamento: 2009-01-24 07:00
Secondo me il discorso che hai appena fatto verte su uno dei maggiori falli di Wikipedia – uno che però Wikipedia si rifiuta ostinatamente di affrontare.
Insomma, secondo me è logico che ci sia qualcuno che verifica le modifiche e le valida o meno, ma questo contraddice platealmente il principio di base per cui Wikipedia è collaborativa; in più Wikipedia lo fa male, perché si rifiuta di considerare la questione cruciale: che qualifica ha Tizio o Caio per essere il validatore della voce X o Y?
Veniamo all’esempio che fai sull’altezza di Pantani e Chiabotto: intanto è un po’ fuorviante, perché l’altezza è un dato misurabile e su cui può anche esistere una “fonte ufficiale”, ma la maggior parte delle informazioni contenute in una enciclopedia non sono certo così quantitative e così definite. Comunque, chi ti ha scelto come “esperto di Cristina Chiabotto”, e su quali basi? Chi ha deciso che il suo sito ufficiale è una fonte autorevole? Anzi, i siti ufficiali sono per definizione parziali, e dato che Wikipedia, invece di avere l’ossessione per la competenza, ha l’ossessione per le fonti, questo risulta spesso in voci apologetiche e squilibrate.
Esempio: la voce su Allevi fino a un mesetto fa era composta interamente da una biografia smaccatamente promozionale copiata dal suo sito, con ovvio codazzo di gente che dice “la fonte è il suo sito quindi è vero” (c’è anche uno che dice “wikipedia non accetta come fonte i siti ufficiali, servono siti terzi”, forse servirebbe mettersi d’accordo); io ho cercato almeno di aggiungere una sezione “Critiche”, ma resta comunque una trattazione totalmente di parte, da “fan club”; e non dirmi che basta una pecetta “la voce potrebbe essere non neutrale” per rendere il problema trascurabile…
E comunque, che si fa se non ci sono siti ufficiali o fonti ultime ed è lasciato all’estensore della voce il riassumere in modo equilibrato le varie opinioni sulla materia?
Su questo punto, alla fine, concettualmente Wikipedia si avvita; è aperta a tutti perché la collaborazione di tutti crea il risultato migliore, ma siccome in pratica non è così, poi non è proprio così aperta a tutti ma ci sono alcuni che si autonominano migliori degli altri, e la cui opinione prevale non perché hanno una competenza riconosciuta e nemmeno perché ci sia stata una votazione per nominarli (cioè: immagino che molti “patrollatori” siano anche admin, ma le due cose non coincidono necessariamente; se volessi io potrei autonominarmi “patrollatore” di una voce e passare tutto il tempo a cancellare le modifiche altrui) ma semplicemente perché hanno tempo da dedicarci e soprattutto l’ostinazione necessaria per prevalere; nessuna di queste qualifiche dà garanzia di buoni risultati, anzi l’ostinazione di solito si accompagna proprio alla chiusura mentale che in una enciclopedia è controproducente.
E’ come se ci fosse una piazza aperta a tutti, però c’è uno che si atteggia a sceriffo e se non gli piace quello che fai viene lì e ti spintona finché non te ne vai. Ufficialmente tutti sono liberi e uguali, di fatto decide lui. Allora non era meglio nelle enciclopedie tradizionali, dove la singola voce era affidata a esperti riconosciuti e la credibilità dell’enciclopedia derivava dalla credibilità della scelta degli esperti? Basterebbe che i “patrollatori” o “utenti fidati” (se vuoi il modello tedesco) fossero nominati sulla base di competenze acclarate, magari anche tramite una validazione per voto degli utenti registrati se la vuoi come garanzia “anti-cattura”, ma sulla base del principio che l’utente deve essere esperto della materia e magari anche persona aperta di mente ed equilibrata.
@vb. E per quale motivo gli “esperti riconosciuti” dovrebbero essere neutrali? La Treccani era un agglomerato di settori in conflitto (vedi ad esempio matematici contro filosofi) e idee politiche da promuovere.
Per il resto, cito da http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Attendibilit%C3%A0_dei_testi e lascio la parola a Stuart Mill (anche se mi ripeto):
«È sentimentalismo inutile pensare che la verità semplicemente in quanto tale abbia un qualche potere intrinseco, negato all’errore, di prevalere contro le segrete e il rogo. Gli uomini non hanno piú zelo per la verità di quanto non ne abbiano spesso per l’errore, e un’adeguata applicazione di sanzioni legali o anche soltanto sociali riuscirà in generale ad arrestare la diffusione di entrambi. Il reale vantaggio della verità è che quando un’opinione è vera la si può soffocare una, due, molte volte, ma nel corso del tempo vi saranno in generale persone che la riscopriranno, finché non riapparirà in circostanze che le permetteranno di sfuggire alla persecuzione fino a quando si sarà sufficientemente consolidata da resistere a tutti i successivi sforzi di sopprimerla.»
C’e’ un’ulteriore categoria di vandalo, l’umorista inoffensivo, per esempio quello che nella versione inglese ha aggiunto una categoria “complete tools” nell’include {{Types of Tools}}, ovvero l’indice degli utensili. L’include stesso a quel che vedo e’ stato sistemato, ma la sua versione modificata persiste ancora in qualche pagina (probabilmente per qualche sistema di caching che evita che gli include debbano essere ricombinati con il testo della pagina ogni volta che essa viene richiesta), lo trovate per esempio in fondo alla pagina Tool.
il vandalismo in effetti ha mille scopi..
ad es. in questa pagina su un pilota sovietico rifugiato in US:
http://en.wikipedia.org/wiki/Viktor_Belenko
l’ultima riga negli “external links” sembra aggiunta in maniera posticcia e afferma:
“Belenko was killed during test flight in BD-10 jet.”
con google non si trovano altre tracce della sua morte..
sembra messa per rinforzare anche su wikipedia quelle voci della sua morte che sono state fatte girare in URSS per “frenare” altri imitatori..
chissa’.. forse anche i servizi segreti vandalizzano wikipedia? :-|
ciao
Bertola, se metti in piedi i meccanismi che suggerisci, in pratica costituisci una redazione, con responsabili per settore, dei coordinatori, una segreteria… insomma, trasformi una collaborazione hobbistica in un lavoro vero e impegnativo. E, come in un’enciclopedia tradizionale, o come ovunque, se vuoi del vero e proprio lavoro devi retribuirlo in qualche modo.
Mau, mi stupisce molto che il vandalismo sia equiparato agli errori commessi in buona fede o involontariamente. Non solo perche’ le intenzioni e quindi il giudizio che si deve dare delle due cose sono molto diversi, ma anche perche’ – suppongo – i modi di affrontare l’uno e l’altro fenomeno devono essere differenti: i vandali tendono a reiterare, mentre con chi e’ in buona fede, probabilmente, si puo’ discutere (a meno di casi di fanatismo ideologico vario).
Ciao, Fabio.
@vb: visto che Wikipedia non è una fonte primaria, come ho scritto prima occorre scegliere le fonti primarie. Il sito ufficiale (non un fan club – sono quelli ad essere identificati come non ammessi nella sezione riferimenti) è per l’appunto la fonte primaria a meno di smentita da fonte ancora più importante. Questo è un banale problema di epistemologia. Per la “misurabilità dell’altezza”, sai meglio di me che sulla carta di identità puoi tranquillamente barare di qualche centimetro, quindi non conta molto.
– Ovviamente nessuno mi ha scelto come “esperto di Cristina Chiabotto” (che del resto non riconoscerei nemmeno se mi passasse davanti), ma non riesco a capire il problema: prima che lo scrivessi qua, nessuno sapeva che tenevo sotto controllo quella pagina, e io stesso non so quanti altri fanno la stessa cosa.
– Per quanto riguarda i patrollatori, la guerra di nervi che paventi tu è capitata più volte: per il momento si è riusciti ad avere un risultato finale decente (detto in altre parole: sono stati prodotte fonti, e i wikipediani hanno scelto sulla base delle fonti); hai ragione quando dici che non è detto che la cosa continui così in futuro.
– Per la “redazione”, a parte quanto hanno già scritto gli altri, un modello di questo tipo su Internet è già stato provato più volte (l’ultima: Citizendium) e non è funzionato. La mia impressione è che perché nessuno ha voglia di contribuire aggratis sapendo che c’è un capo sopra, ma potrei sbagliarmi: resta il fatto che occorre qualcos’altro da aggiungere, anche se non so esattamente cosa.
@CiaoFabio: da un punto di vista dell’enciclopedia hai perfettamente ragione, ma in questo pippone ho preso il punto di vista dell’utente casuale a cui non gliene può fregare di meno del perché la voce è stata modificata in peggio. (Sì, l’utente casuale è interessato ad avere una voce perfetta in assoluto, ma di quello ne avevo parlato prima)
Io mi chiedo se non sia possibile la via di mezzo, cioè continuare ad avere una enciclopedia su base volontaria e senza gerarchie, ma allo stesso tempo decidere che le valutazioni sull’attendibilità delle modifiche vanno attribuite per competenza e non per semplice ostinazione. Perché, per esempio, non possono esserci degli “admin tematici” eletti dalla comunità, sperabilmente in base alla loro competenza specifica? Ho sempre paura di come le elezioni premino le persone più popolari invece che quelle più competenti, ma sarebbe già un passo avanti.
@vb: e da chi sarebbero eletti gli admin tematici? e chi è che verifica la competenza delle persone? qualche anno fa su en.wiki c’era stato il caso di un sedicente professore universitario che alla fine si è scoperto essere un ragazzotto.
Quanto alle elezioni, abbiamo entrambi fatto anni di ita-pe, e ne sappiamo abbastanza :-P
bhe, dai… prima o poi qualcuno gliela doveva pur dire la verita’ a Concetta Scraccaturi…. :)
Il vandalismo che si acquatta
Se un vandalismo resiste per i primi minuti, può rimanere per anni su una voce.