Chissà come mai, ma me lo aspettavo: dopo tutte le polemiche, IGP Decaux ha deciso di non concedere lo spazio alla Uaar, come dice la Uaar stessa. Questo significa che i costi della campagna scendono a zero – se non addirittura sottozero, nel caso ci siano delle penali da pagare – mentre i benefici ci sono stati eccome, e ne ha parlata molto più che nel vedere due-bus-due in giro in una città grande ma non grandissima come Genova.
Ribadisco: un applauso al pubblicitario che ha trovato il modo di far conoscere l’Uaar in giro.
Ultimo aggiornamento: 2009-01-16 15:38
Credevo che a decidere se dio esiste o no fossero deputati i consigli comunali e non aziende private! Di questo passo il messaggio sarà “La buona notizia è che lo stato non esiste, la cattiva è che ne avresti bisogno”, sempre che sia permesso dirlo.
Sono polemiche sterili. Apprezzo l’iniziativa dell’Uaar perché in questo modo dimostra quanto poco pluralismo c’è in giro. Chi ha fede se ne fa un baffo di queste iniziative, al limite ci fa sopra una battuta. L’Uaar ha il suo sito per scrivere quello che gli pare, lo scrivano lì il messaggio del bus con un bel banner. Sicuramente leggeranno molti di più e costerà molto meno. Il vero scandalo non è l’Uaar, ma l’ipocrisia di sempre, quella ipocrisia che mette sulle spalle degli altri pesi insopportabili da portare e che non muove un dito per aiutarli a portare (vedi la tanta burocrazia che soffoca imprese e cittadini).
@Bubbo: se l’azienda privata ha un unico committente (lo Stato tramite i Comuni) come IGP Decaux, tu irriteresti il tuo UNICO cliente con iniziative non gradite, dal guadagno monetario risibile e con rischio inversamente proporzionale?
Bravi quelli della UAAR, mi associo anche io. Anche se per tutta la loro vita futura non potranno più fare pubblicità sui mezzi pubblici ;).
Ma possibile che un’iniziativa così “vecchi tempi” si possa fare in tanti paesi, con esponenti dell’ultradestra di mezz’europa che liquidano il tutto con una mezza frase senza importanza e che in uno stato che diede i natali a [eroe del risorgimento a scelta] ci siano tutti questi problemi?
Il tutto mentre c’è una crisi economica profondissima, disoccupazione & licenziamenti, alcune guerre in corso, ecc. ecc.
Qui la società privata non sta cercando di non scontentare ma, forse, di accontentare. Se così fosse di chi hanno paura quelli al comune?
Di dio credo proprio di no…
Mah.
Sarà vero tutto: che l’UAAR ha guadagnato visibilità e che non ha speso una lira, ma non riesco a non pensare che questa storia è veramente triste. Se si resiste alla (legittima) tentazione di cadere nel benaltrismo, il fatto che scrivere una frase come “Dio non esiste” in questo paese scateni polemiche, isterismi, obiezioni di coscienza e infine ritirata strategica da parte della compagniuccia commerciale che doveva portare avanti la campagna, la trovo cosa di tristezza profonda.
Ma davvero tanto.