Notizia di cronaca dal Corsera: Milano, tassista investe un immigrato. Già l’occhiello comincia a farci venire qualche dubbio, però: “Il conducente ha volutamente puntato sullo straniero. Fermato dai vigili, è risultato positivo alla cocaina”. Ma è la lettura dell’articolo che ci fa capire come funzionano le cose qui da noi. Ecco alcuni frammenti dell’articolo, con le mie chiose.
* «due extracomunitari marocchini regolari, di 51 e 28 anni» – perché occorre rimarcare il “regolari”? Se non lo fossero stati sarebbe cambiato qualcosa? E perché occorre ridondare con “extracomunitari” e “marocchini”? Non sarebbe bastato “marocchini”?
* «ma lui si sarebbe rifiutato (a detta del tassista in quanto la via era imprecisata)» – a parte la banalità che non credo che uno fatto di cocaina sia in grado di capire il nome di una via detto da qualcuno che probabilmente non parla l’italiano (ma non avendone mai assunta magari mi sbaglio di grosso), qual è la ragione di questa parentesi? cambia qualcosa, considerando che nell’articolo non si parla di un alterco seguente, ma che «A questo punto i due si sono incamminati lungo la via Tonale»?
* «Ma lautista, con una manovra volontaria, ha investito deliberatamente il pedone più giovane, come poi le telecamere comunali avrebbero dimostrato.» – mi viene solo da pensare “è una vergogna che ci siano tutte queste telecamere che non permettono più di stabilire la Vera Verità”
* il commento del vicesindaco De Corato, che mi rifiuto di citare. Non una parola sui due investiti, che d’altronde essendo extracomunitari e marocchini sono evidentemente subumani.
Bene. Come compito a casa provate a pensare a un tassista extracomunitario marocchino regolare che avesse investito volontariamente due operai brianzoli, e scrivete un articolo per il Corsera.
Ultimo aggiornamento: 2008-12-28 22:17
Non ho capito dove starebbe la maliziosità nell’affermazione sulle telecamere, mi sembra un dato di fatto riportato e basta.
Inoltre ho letto quanto ha detto Decorato ed ha fatto esattamente quanto chiedi tu: ha trattato i due marocchini come due persone e non come marocchini e quindi ha fatto la dichiarazione come se un brianzolo avesse preso sotto dei bergamaschi sotto l’effetto della coca.
Non dico di ignorare i problemi di integrazione, che ci sono, ma non capisco a che serva cercare il razzismo ovunque in modo pretestuoso, se non correre il rischio che qualcuno se la prenda…
@Fabio Forno: Mah, De Corato ha parlato molto in generale: non mi convince granché l’ipotesi che se fosse stato il contrario si sarebbe accanito sulle droghe, piuttosto che fare leva sulla paura per il diverso (sarebbe quantomeno poco “politico” – in senso spregiativo). Sarà che era missino, sarà che io sono pessimista…
@Tooby: sul fatto contrario non ti scommetterei contro ;) Però visto che non è accaduto non vedo l’utilità di fare polemica dietrologica, aspettiamo che succeda.
Inutile, non chiamandomi Elmar rifiuterebbero il mio articolo.
@FabioForno: a dire il vero De Corato ha glissato molto amabilmente su chi era stato investito.
> «ma lui si sarebbe rifiutato (a detta del tassista in quanto la via era imprecisata)»
Ipotizzando:
a) il tassista avrà detto così perché non poteva dire che non li ha presi su a causa del loro accento, altrimenti sarebbe stato considerato razzista e avrebbero potuto considerare razzista anche l’atto successivo, con la relativa aggravante dell’odio razziale;
b) il cronista avrà riportato il fatto, ma aggiungendoci “a detta” per far capire che lui non ci crede e si limita, appunto, a riportare il fatto.
@Fang: il regolamento per i taxi (cerca «taxi milano “regolamento comunale”», vai all’articolo 26) dice che tu devi accettare una corsa se è nel comune o nelle aree conurbate eventualmente indicate. Monza non è nell’area conurbata, quindi non c’era bisogno di nessuna scusa.
@.mau.
Prima di tutto: sei impressionante! :)
Non tanto per il fatto in sé (che un taxi non sia obbligato a coprire un territorio illimiato), ma per aver citato la fonte, con tanto di articolo. :)
Detto questo, come tassista non avrà dovuto dare nessuna giustificazione, ma davanti agli inquirenti, alla domanda: “perché non li ha accompagnati?”, “non ero mica obbligato!” non sarebbe stata una buona risposta.
“Era troppo distante” o “non capivo dove volessero andare” sono già risposte migliori, se non vuoi dare l’impressione di averli snobbati per motivi razziali.
A me la cosa che ha impressionato è che attraverso regolarmente quell’incrocio per prendere la 90 :-)
(Si dice “la 90”, no? a Torino sarebbe “il 90”)
“La” 90, sì. A Milano autobus e filobus sono femminili, i tram maschili. Non so perché: c’è chi dice che è perché una volta gli autobus erano indicati con le lettere (e quindi sentiti femminili), ma può essere una etimologia a posteriori.
Esistono anche extracomunitari canadesi, statunitensi, russi, cinesi… e tralascio di continuare… ;)
(ok ok… NON e’ per quello che hanno detto “extracomunitari marocchini” :D)
@.mau.: a l’è LA curiera e UL tram ;-)