È proprio tempo di controllori

Oggi pomeriggio verso le 17, mentre cercavo di andare in centro a impazzire per gli ultimi acquisti, scendo dall’11 in piazza Baiamonti e mi trovo davanti un tutor che mi chiede il biglietto. Così ad occhio, vedendo gli altri della squadra, direi che sono gli stessi di domenica sera.
Non ho esattamente capito come scelgano le possibili prede – il vecchietto sceso davanti a me non è stato degnato di uno sguardo, ad esempio; stavolta ho visto un tipo non italiano che discuteva animatamente con tre controllori, e una signora italiana con bambina a cui veniva fatto un verbale. Non è che mi sia fermato a fare statistiche, ve lo dico subito.
Il tutto mi ha fatto venire in mente che anche a Torino, quand’ero un giovane studente, mi capitava di passare mesi senza controllori per poi avere le “doppiette” come si diceva a scuola. Non sarà che c’è il periodo di garanzia per le multe, un po’ come per calcolare la pubblicità calcolando l’audience delle trasmissioni?

Ultimo aggiornamento: 2008-12-23 21:35

3 pensieri su “È proprio tempo di controllori

  1. Tooby

    O magari c’è aria di cassa integrazione o licenziamento nell’aria (vista l’utilità e la preparazione dei suddetti, come hai dimostrato) e cercano di salvare la pelle mostrandosi iperefficienti… >:-)

  2. DElyMyth

    Mah, guarda….
    Io di controllori non ne becco mai…
    In 32 anni di vita a Milano in totale li ho visti una decina di volte, e i mezzi li prendo tutti i giorni (andata e ritorno).

  3. layos

    A Genova una leggenda metropolitana narrava che quando l’AMT aveva problemi sui bilanci e necessità di ripianare qualche buco partivano orde di controllori assetati di sangue, super pignoli e super fiscali a fare multe a secchiate.

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