C’era una volta un dizionario liberamente consultabile online: il De Mauro-Paravia. Bastava andare sul sito, e iniziare la vostra ricerca.
Da ieri, niente da fare: leggo infatti dal FriendFeed di Teiluj che il vocabolario è stato tolto. Ragione? È scritto nella pagina stessa del sito:
«Il sito si rinnova: la versione online del Dizionario italiano De Mauro Paravia, la cui storia editoriale si è conclusa nei mesi scorsi, lascia ora il posto a un altro grande strumento per la conoscenza e l’uso della lingua italiana: il Dizionario dei sinonimi e contrari De Mauro Paravia.»
Premesso che io a suo tempo acquistai il De Mauro in edizione cartacea+cd e quindi la cosa non mi fa né caldo né freddo, mi limito a dire che credo di non aver visto molto spesso un’idiozia simile. Già la scelta dei termini, con la “storia editoriale conclusa”, è assolutamente insensata: come se un vocabolario fosse un libro a orologeria che si distrugge dopo un paio d’anni. Ma è proprio dal punto di vista del marketing che la decisione è incredibile. Un vocabolario, almeno in Italia, viene comprato perché a scuola dicono che il figlioletto lo deve avere, e a scuola non puoi certo connetterti sul sito; la probabilità che una persona non compri un vocabolario perché può leggersi i lemmi online è scarsa se non nulla. Ma Paravia, dimostrando una testardaggine che farebbe credere che la casa editrice sia ancora torinese, ha preso la sua decisione.
Non posso che suggerirvi di andare dalla concorrenza: occorre una registrazione (gratuita) per consultare il Garzanti, ma almeno lo potete usare.
Aggiornamento: (9:30) In realtà da telefonino è ancora possibile consultare il De Mauro, andando all’indirizzo wap.demauroparavia.it. Bisogna dire che sono proprio teNNIci e sfruttano le più modernISSIME evoluzioni dei protocolli!
Aggiornamento: (10:15) Leggo nei commenti del Mantellini che la frase “la storia editoriale si è conclusa” ha un suo senso, visto che il vocabolario è ormai fuori catalogo. Resta intatto il mio giudizio sull’insipienza nel decidere di non lasciare disponibile una risorsa utile e che a loro non costava nulla e dava pubblicità. Se volevano pubblicizzare il dizionario dei sinonimi e dei contrari, bastava modificare l’output delle pagine in modo che dopo il lemma dal vecchio De Mauro ci fosse il bannerino del nuovo dizionario e i risultati di quella ricerca…
Aggiornamento: (11:20) Pier.labi nei commenti fa notare che old.demauroparavia.it al momento funziona ancora.
Aggiornamento: (7 ottobre 2009) Il dizionario non ci sta (quasi) proprio più.
Ultimo aggiornamento: 2008-12-15 07:00
Ho sempre trovato il garzanti online una spanna superiore al DMP, e questa bella trovata non fa che confermare la mia opinione.
La registrazione poi è solo una formalità, non arrivano newsletter nè immondizia varia…
C’e’ anche il Sabatini Coletti, che su carta e’ un ottimo dizionario, sul sito del Corriere:
http://tinyurl.com/6kbvha
Ma è solo una mia imprexione o è vero che non esiste un dizionario di italiano moderno “open”, tipo il WordNet per l’inglese?
In altri termini, si può parlare itagliano senza ricorrere a fonti non libere?
(A scanso di rischi qualche errore celo meto…)
Io ho trovato un old.demauroparavia.it che sembra funzionare.
@Bubbo: ch’io sappia no. Con quelli del wikizionario ci ho anche cioccato un po’, ma si sa che ho un caratteraccio.
Dizionario De Mauro di nuovo online
Fino a poco fa il dizionario italiano De Mauro non era più consultabile online ( Punto informatico
Direi che hanno ripristinato in tutta fretta un “old.demauroparavia.it” – linkato anche dai risultati della ricerca nel nuovo dizionario dei sinonimi – visto il clamore della cosa.
Immagino che la colpa sia di un marchettaro poco accorto (per essere gentili) che ha pensato “ehi, abbiamo il sito online che fa un sacco di traffico, perché, invece di lasciarlo lì a peso morto su un vocabolario che non vendiamo più, non lo usiamo per pubblicizzare il nostro nuovo dizionario dei sinonimi?” Peccato che la gente non si faccia trattare da pecora… Sarebbe sufficiente far sì che la risposta alla ricerca mostri sia il risultato dal dizionario dei sinonimi che si vuol pubblicizzare, sia il risultato dal vecchio dizionario, per ottenere entrambi gli scopi: pubblicità al nuovo dizionario dei sinonimi, e soddisfazione e preservazione della base utenti.
Nei vari commenti in giro su questo argomento l’alternativa proposta più di frequente al De Mauro è il Garzanti (a me non piace molto ma anche i dizionari sono questione di gusti, ad es. il mio preferito è il Sabatini Coletti). Pochi invece citano il Treccani online che, a differenza di tutti gli altri, consente di aggiungere commenti alle singole voci, ad es. ho provato a segnalare un errore per hardware e l’hanno corretto rapidamente.
Per curiosità ho fatto una rapida prova sul Treccani, provando quore (volutamente sbagliato) e cuore: nel primo caso non viene suggerita la corretta grafia, nel secondo si presenta come lemma ‘cuora’. Direi che la cosa mi lascia abbastanza deluso.
Stavolta tocca al Garzanti
Possibile che chi fa dizionari online abbia un’idea di presentazione assolutamente assurda?
Paravia: sempre più incomprensibili
In Paravia hanno proprio deciso che il loro dizionario non deve essere utilizzabile.