Chi ha dato i soldi ad Obama?

In questi giorni, almeno sui blog italiani con simpatie per la destra, sono apparse varie critiche a Barack Obama, per quanto riguarda la provenienza dei soldi ricevuti per la campagna elettorale. Obama aveva infatti affermato che la maggior parte di chi donava denaro per la sua campagna dava piccole offerte. Camillo riporta invece che “solo il 26 per cento del totale dei finanziamenti è arrivato da piccoli contribuenti. Nel 2004, per Bush era stato il 24 per cento, per Kerry il 20. Quest’anno per McCain il 21”.
Camillo non mette nessun link per la sua affermazione: lo faccio io, postando il comunicato ufficiale del CFI (quelli che verificano da dove arrivano i soldi ai candidati). I dati riportati da Camillo sono corretti. Se però andate sul sito del CFI e cliccate per vedere la tabella 3, noterete una cosa strana: le donazioni inferiori ai 200$ sono il 49% del totale, anche se appunto i donatori che hanno dato meno di 200$ sono il 26% del totale (vedi tabella 1). Come è possibile? Beh, è semplice: ci sono state molte persone che hanno fatto donazioni piccole in più riprese, e per cui quindi il totale è superiore a 200$. Leggendo tutto il rapporto si vede poi quello che uno si immaginava: che la maggior parte dei soldi ricevuti da Obama proviene dalle offerte di grande valore. (Consiglierei comunque di leggere tutto il rapporto, che è interessante)
Nelle frasi dello staff di Obama e di Camillo sono insomma nascoste due classiche trappole matematiche:
– confondere la quantità di offerte fatte con la quantità di soldi ricevuti (e questa è abbastanza comune)
– confondere la relazione offerte/denaro con la struttura donatori/denaro (e questa è invece molto meno comune).
Ho usato il verbo “confondere” perché non voglio mettermi a discutere su chi abbia “barato” e scelto il modo scorretto di guardare i dati: in realtà non c’è un modo più corretto di un altro, visto che i numeri sono sempre quelli. È chiaro che ognuno sceglierà di vederli nella maniera a lui più consona: quello che non mi stanco di dire è che bisogna imparare a saperli leggere, i numeri. Solo così si può evitare che qualcuno ti freghi con la scusa “i numeri non mentono”.

Ultimo aggiornamento: 2008-11-26 15:44

8 pensieri su “Chi ha dato i soldi ad Obama?

  1. Domiziano Galia

    In effetti pensavo proprio al fatto che a questo giro nessuno abbia tirato fuori la questione del finanziamento da parte dei gruppi petroliferi, per cui invece Bush veniva “accusato”. E certamente mica son stati alla finestra a guardare sto giro, no?

  2. Barbara

    A me sembra che i numeri dati dal CFI siano molto interessanti, mentre il loro titolo (chissà chi l’ha scritto?) mi pare inappropriato.
    È ben vero che nei numeri ognuno legge quel che vuole, ma proprio per questo se i web-giornalisti italici prendessero l’abitudine di linkare le fonti sarebbe davvero una Bella Cosa.

  3. Fabio Forno

    Beh chi segue regolarmente Rocca sa che in realtà a lui Obama è simpatico, quello che sta portando avanti è una sorta di “controinformazione” che prende per i fondelli l’infatuamento acritico per Obama che quasi tutti media hanno. Il suo secondo punto è che alla fine sarà un presidente che, se piacerà per quello che ha fatto, lo farà molto di più a quelli di destra che di sinistra, come Blair.

  4. Christian Rocca

    Perfetta l’analisi. Tranne una cosa: io il link l’ho messo. Basta guardare:
    http://www.camilloblog.it/archivio/2008/11/25/sei-un-mito/
    In ogni caso: l’affermazione che Obama abbia raccolto gran parte dei soldi da piccoli contribuenti non è vera. Se uno versa 100 più 100 più 100 in tre diversi momenti dell’anno, alla fine avrà versato 300. Non sono tre persone diverse che hanno versato meno di 200 dollari.

  5. .mau.

    @christian: il link non l’avevo proprio visto, mi scuso.
    Ad ogni modo in ogni caso la maggior parte dei soldi non è stata raccolta dai piccoli contribuenti (è il primo errore che ho indicato). Poi uno dovrebbe vedere quale è stata esattamente la frase dello staff di Obama; fare tre donazioni di 100$ – oltre al vantaggio di non dovere indicare esplicitamente di chi sono – può anche significare che il supporto al candidato era piccolo ma continuativo. Ma la mia è un’analisi matematica e al limite linguistica, non politica.

  6. Tonino

    Rocca, è la prima delle imprecisioni segnalate da Mau quella che ti viene attribuita, nel senso che i dati si riferiscono al totale delle donazioni, non al totale dei finanziamenti: se quelle analisi sono affidabili (è un istituto indipendente, non governativo, che ha fatto una sua valutazione incrociando i dati pubblici con quelli dichiarati dagli staff), la quantità di fondi proveniente dai piccoli sul totale è ancora più piccola (80 percent money from large donors dice il Caucus).

  7. .mau.

    @Tonino: di per sé non ho attribuito nessuna imprecisione a Rocca. Ribadisco: questa mia notiziola (che ho messo nella categoria “povera matematica”…) l’ho scritta per spiegare come gli stessi dati possono essere letti in modi diversi, nessuno dei quali è “giusto”.

  8. Barbara

    Sempre per la serie “l’importante sono i dati, poi ognuno ci legga quel che vuole…” io ad esempio trovo significativa la tabella 1: Obama ha 400K donatori, McCain 169K e Clinton 170K. In altre parole, ha preso soldi da più persone Hilary nelle primarie che McCain in tutto; Obama ha preso soldi da quasi tre volte tante persone. La sensazione che la base pagante dei democratici sia stata in questo caso ben più larga di quella dei repubblicani resta.
    Volevo anche spiegare perché trovo il tono dell’articolo misleading. Cito: While the large donors thus were responsible for much more of Obama’s money than either his small or middle range group, he received somewhat less proportionally from large donors than did his rivals or predecessors. Forty-seven percent of Obama’s money came from large donors compared to 56% for Kerry and 60% for both Bush and McCain. However, because Obama’s 47% is based on a larger total, that means he also raised significantly more large-donor money in absolute terms than any of his rivals or predecessors.
    La differenza fra 47% e 60% è somewhat less? A me non sembra, tenendo conto che (mi ripeto) ci vogliono tanti donatori piccoli per fare percentuali significative rispetto ai donatori grandi.

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