Fabio Forno aveva ragione.
Ricordate la storia del senatore alaskano corrotto? È notizia di oggi che l’ottantacinquenne Ted Stevens non è stato rieletto. La votazione è stata sul filo del rasoio, e infatti ci hanno messo due settimane per avere la certezza dell’esito, però gli elettori non l’hanno eletto per la settima volta al Senato USA.
In effetti però c’è un’altra piccola differenza con l’Italia: lì potevano scegliere tra due specifiche persone, mica come da noi.
Ultimo aggiornamento: 2008-11-19 10:11
Noi una volta le preferenze le avevamo, ma non è che ci fosse chissà che differenza.
La differenza credo che sia proprio nel concetto che si ha di senatore lì e qui.
Qui un senatore PD eletto in Puglia è un senatore PD.
Lì un senatore repubblicano eletto in Alaska è il senatore dell’Alaska.
Insomma, anche da senatori guardano molto al “locale” (locale virgolettato, visto che è un locale piuttosto grandicello).
Almeno questa è l’impressione che mi ha dato parlare di questa roba con un paio d’americani (che però hanno confessato di non aver votato alle precedenti elezioni, quindi politicamente non impegnatissimi).