so di essere imbecille, ma…

… ma lo so che nonostante tutto mi volete bene e quindi mi spiegherete tutto.
Leggo su Repubblica che il PD romano ha preparato un manifesto con la foto di Gasparri, la sua dichiarazione di mercoledì, una fascia rossa con scritto “Vergogna!” e la frase “Il mondo esulta, la destra diffama”. Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati PD PdL, tuona: «Un manifesto incredibile, con tanto di fotografia per indicare un bersaglio da colpire. Un manifesto di autentica barbarie che può provocare pericolosissime conseguenze.»
La mia povera mente, come dicevo, è limitata. Però non riesco proprio a capire quali siano le “pericolosissime conseguenze” (a parte che forse qualcun altro avrà un’idea di quale sia il Gasparri-pensiero) e soprattutto perché una foto dovrebbe “indicare un bersaglio da colpire”, o come dice Maurizio “chi? io?” Gasparri stesso «È uno stile più da Brigate Rosse che da partito democratico. Indicare un obiettivo con una foto in un momento in cui nelle piazze ci sono tensioni è irresponsabile». A parte che io tensioni in piazza non ne vedo, non mi pare proprio che in quel testo ci sia scritta una qualunque cosa che possa far pensare a qualcuno di prendere una pistola e andare a sparare. Né credo che il problema sia la parola “vergogna”, anche se forse la fascia rossa sì. E non sto nemmeno a prendere in considerazione i manifesti del loro Fedele Alleaten celtico per fare un confronto.
Ma come ho detto, aspetto di essere illuminato da voi: sicuramente sono sulla cattiva strada.

Ultimo aggiornamento: 2008-11-07 13:34

6 pensieri su “so di essere imbecille, ma…

  1. ALG

    Ma come fai a non capire? Ma hai le fette di salame sugli occhi? Mi sembra ovvio che, essendo Al Qaeda più contenta per l’elezione di Obama, Gasparri avendolo fatto notare si è preso un bel rischio.
    Mostrarne la foto potrebbe fornire alle cellule dormienti di Al Qaeda la foto del bersaglio…
    Insomma, mi sembra una cosa gravissima :-)

  2. ross

    Gasparri può stare tranquillo: la stagione dei pomodori è finita da un pezzo e con quel che costano, mi sa che il tiro al bersaglio è rimandato all’estate dell’anno prossimo.
    Ma che politici abbiamo? tra battute e recite a soggetto, mi sembra di essere al varietà.

  3. chinalski

    Mau, devo dire che anch’io ho avuto in un primo momento la tua reazione, ma visto che fai una domanda esplicità proverò a inventare una risposta per darmi un tono.
    Penso che sia perché i politici dell’attuale governo non amano che gli si rinfacci qualche cosa che hanno detto o fatto: vogliono avere la libertà di dire una cosa e di dire l’esatto contrario il giorno dopo, e magari cercare di convincerci che è da tempo che loro hanno l’idea appena espressa. Ciò è ovviamente incompatibile con la carta stampata, che rimane uguale a sé stessa e non segue le evoluzioni del pensiero.
    Ciò spiegherebbe anche l’amore per la televisione dei nostri politici, che esiste solo nel momento in cui viene mandato in onda il servizio e non ha memoria, e l’avversione per i giornali, che permettono invece facilmente di verificare il passato.
    Ciao,
    c

  4. Fang

    Queste cose fanno parte della normale dialettica politica italiana: come il Peppone dei cari, vecchi film, ci si sveglia a metà seduta e si grida “FASCISTI!!!” (in questo caso “BRIGATISTI!!!”). Così, tanto per non sbagliare.
    E così, quando qualcuno critica duramente qualche esponenente del PdL, spesso qualcuno tira fuori le BR e il “ne fate un bersaglio”.
    Così come gli altri, ad ogni cazzata, tirano fuori continuamente l’emergenza democratica e il fascismo.
    Anzi, è da un po’ che non c’è una bella polemica sui gulag e i finanziamenti dell’ex PCI. Tutta colpa di Veltroni “Un americano a Roma”, che non permette più di usare il caro, vecchio “nipotini di Stalin”.

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