linguaggio sessista

Dopo la storia di Susanne Klatten e del suo amante a pagamento svizzero Helg Sgarbi (che razza di cognomi strani hanno gli elvetici!), si direbbe che la parola gigolò sia tornata prepotentemente d’attualità. La parola, ovviamente, non il concetto che è sempre stato ben noto anche se solitamente non appare nei media.
Se si leggono però notizie come questa, si scopre un’asimmetria nel linguaggio usato. Mentre la “persona di sesso maschile che dietro pagamento di congruo compenso allieta le serate di non più giovani persone di sesso femminile, con un tipo di attenzione non trovato nella prostituzione comune” è detta gigolò, la “persona di sesso femminile che dietro pagamento di congruo compenso allieta le serate di non più giovani persone di sesso maschile, con un tipo di attenzione non trovato nella prostituzione comune” è chiamata invece squillo. Può darsi che sia colpa mia, ma quest’ultima parola suona “più cattiva” dell’altra. Chissà quando si potrà tranquillamente parlare degli squillo.

Ultimo aggiornamento: 2008-11-06 12:40

6 pensieri su “linguaggio sessista

  1. Tooby

    Andando un po’ a naso, una ragione ci può essere: gigolò, stando all’etimologia della parola, fa pensare a un uomo che porta a ballare una donna (dovuto al mercato creato dalla frase: «mio marito non mi porta mai da nessuna parte»). Squillo mi fa, invece, pensare al lavoro “a chiamata”, dove non è detto che la donna accompagni semplicemente l’uomo in giro (quindi la squillo appartiene alla nicchia di mercato VIP creata dalla frase «mio moglie non vuole fare *» – i non VIP si recano sul mercato stradale). Ma sull’etimologia di “squillo” non sono sicuro, magari c’è un altro significato.
    In definitiva, però, la parola squillo mi sembra più cattiva perché l’uomo è più “cacciatore” della donna.
    (Ho evitato di essere esplicito, forse a scapito della comprensibilità)

  2. Terra2

    Avevo già notato altri turbamenti del linguaggio in occasioni simili.
    Se fai caso, per la stampa, quando pinzano l’ennesimo politico che se la spassa in un bordello parlano di ragazze squillo o “professioniste”.
    Quando invece l’articolo riguarda il sig. Mario Rossi multato per aver tirato a bordo una signorina nei pressi del raccordo per la tangenziale, questa diventa non più di una prostituta.
    Manca l’esatta terminologia per quando “prostituta” ed “onorevole” coincidono, ma pare che Paolo Guzzanti ci stia lavorando :D

  3. Barbara

    @Tooby: l’uomo è più “cacciatore” della donna.
    Mi piacerebbe sapere su cosa basi questa affermazione. Studio teorico o esperienza personale? Perche’ io non mi ero accorta di niente del genere.

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