E sarei io ad avercela con Silvio?

Sono stato accusato (in privata sede) di essere fissato contro Berlusconi, e non perdere l’occasione di parlare male di lui, anche quando scrivo di tutt’altro. In realtà non è vero: mi capita spesso di parlare del PresConsMin per l’ottima ragione che lui è un presenzialista estremo, e sicuramente non penserei mai di votare per lui, ma non c’è nulla di più.
D’altra parte, il fogliaccio scandalistico scalfariano, AKA Repubblica, mi pare messa molto peggio di me. Basta vedere questo articolo, dove l’anonimo estensore riporta che il nostro PresConsMin, durante un incontro col presidente russo Medveded, definisce il prossimo presidente USA «giovane, bello e “abbronzato”» e commenta che la frase «sfiora pericolosamente i confini del razzismo. Dimenticando che storicamente il razzismo si nutre non solo di violenza e discriminazione, ma anche e sopratuttto di battute a doppio senso».
Questa è sicuramente una battuta che non fa per nulla ridere. Io la definirei semplicemente “inutile”, nemmeno stupida. Ma da qui a considerarla criptorazzista mi pare ce ne voglia davvero tant. Ecco: diciamo che io inizio a preoccuparmi se il secondo quotidiano d’Italia si abbassa a fare “analisi politiche” di questo livello. Davvero in confronto io sono un editorialista gigante.
Aggiornamento: (7 novembre) Di per sé non è stata solo Repubblica a sbattere il tutto come prima notizia, come ho mostrato sugli Archivi. Notate che ieri sera Radio Popolare ha preferito metterla come terza notizia, facendola precedere da robettine tipo il taglio di mezzo punto del tasso di sconto e le nuove stime al ribasso del Fondo Monetario. Non mi sembrava poi così difficile.

Ultimo aggiornamento: 2008-11-06 16:47

16 pensieri su “E sarei io ad avercela con Silvio?

  1. Tooby

    L’avesse detta la Littizzetto avrei capito, ma il PresConsMin dovrebbe farne a meno.
    Ma un ciarlatano come questo signore non può fare a meno di fare il clown, altrimenti la gente non si distrarrebbe. È un imbonitore, niente più, degno del bagaglino. L’affermazione è grave, visto che il nostro non dovrebbe dire neppure cose inutili.
    Che poi sia diventato premier, rispecchia la tragedia italiana.

  2. .mau.

    @tooby: a dire il vero la tragedia italiana mi pare più rispecchiata dal fatto che il primo titolo in home page sia del Corriere che della Stampa (oltre a Rep.it) siano dedicati a questa frase. Perché Berlusconi può dire quello che vuole, ma se certe banalità non venissero riportate staremo tutti meglio.

  3. Barbara

    Resta il fatto che:
    1) anche se noi non ne parliamo, lui l’ha detto lo stesso;
    2) per un americano dire una cosa simile sarebbe un suicidio politico.
    L’unico motivo che rende una battuta cosi’ una non-notizia e’ che nel nostro paese tante persone, che personalmente non userebbero un linguaggio razzista, sessista, omofobo o antisemita, (…), lo considerano pero’ un “peccato veniale”. Si tratta in genere di maschi etero, bianchi, e non ebrei.

  4. Ugo

    Diceva (mi pare) il comico Giobbe Covatta: non sono io che sono razzista…sono LORO che sono meridionali!
    Direi che la battuta si applica bene al Silviolo: non sei tu che sei anti-PresConsMin,…

  5. mestesso

    Perché Berlusconi può dire quello che vuole,
    Non ci siamo. Io, tu :), possiamo dire quello che vogliamo perché la nostra posizione nella scala gerarchica è risibile. Ma il presidente del consiglio (che sia Berly od il suo equivalente inglese o francese non cambia nulla) NO. Anche solo per opportunità politica: una frase del genere crea solo casini e non fa guadagnare nulla.
    Se passa questo concetto, allora essere presidente del consiglio è come fare l’impiegatuccio. La responsabilità però non è la stessa…

  6. Mike

    Questa battuta è stata anche fatta notare da alcuni giornali anglofoni, p.es.:
    http://www.washingtontimes.com/news/2008/nov/06/italian-leader-obama-handsome-and-even-tanned/
    Se ne è parlato poco, ma anche di tutte le dichiarazioni fatte dai politici italiani, vista la fondamentale irrilevanza dell’Italia nello scacchiere internazionale, mi sembra che il miliardario ridens possa fare di queste battute senza grandi conseguenze solo perché nessuno se lo fila.

  7. Paolo

    In effetti la CNN ha riportato la notizia in home page perchè è animata da un evidente spirito anti-berlusconiano.

  8. chartitalia

    Caro .mau.,
    ultimamente mi capita sempre più spesso di essere in disaccordo con te, così come con buona parte di certa blogosfera. Per carità, si sopravvive tranquillamente reciprocamente. Comunque, uno dei tanti problemi italiani è che i potenziali oppositori di colui-che-non-si-può-nominare si dilettano più a cercare le pagliuzze nel vicino di sedia piuttosto che le travi di coloro che sono più distanti politicamente.
    Ed il caso citato è paradigmatico: tra la pagliuzza di Rep.it e la trave delle dichiarazioni del capo del governo, hai scelto di prendertela con la pagliuzza. Ciò che si desume è che sia più riprovevole la scelta di Rep.it di pubblicare la notizia che la notizia in sè. Ma se la notizia fosse così insignificante, perchè dedicarci un post? La tua scelta non è poi così diversa da quella di Repubblica.
    Sono esterrefatto dal fatto che si giudichi insignificanti le battute del capo del governo, che rivelano invece una subcultura che dovrebbe invece inquietarci più ancora (forse) del kapò dato ad un parlamentare europeo. Guarda caso, abbronzato è esattamente lo stesso epiteto rivolto spregiativamente da Calderoli alla conduttrice di origine araba de La7 qualche tempo fa.
    Una qualsiasi delle dichiarazioni del nostro premier dell’ultimo decennio sarebbe stata sufficiente a squalificarlo definitivamente agli occhi di una opininione pubblica minimimamente più matura di quella italiana.
    Capisco che sia sconfortante constatare che, a dispetto di tutte le infamie dette (e commesse) dal nostro premier, continui ad ottenere un consenso inspiegabile da far sembrare inutile qualsiasi tipo di critica. Ma il problema è esattamente questo e non la critica. Non si possono confondere questi due aspetti.

  9. Damiano

    Credo che Berlusconi continui ad avere grandi consensi perchè a differenza dell’attuale opposizione ha dimostrato di avere delle capacità e delle idee.
    Indubbiamente è un grande gaffeur ma se si fa lo sforzo di guardare oltre… oppure è meglio la soporifera mortadella? De gustibus

  10. .mau.

    @chartitalia: le travi sono altre.
    Una trave è che Berlusconi impedisca da sette mesi che venga eletto il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, perché la minoranza si ostina a candidare una persona che non gli piace.
    Una trave è che il governo, nonostante una maggioranza più che ampia, stia andando avanti da sei mesi con decreti legge (con carattere di urgenza piuttosto opinabile: il DL Gelmini avrà i primi effetti a settembre 2009, perché doveva essere votato entro novembre 2008?), e poi li faccia approvare a colpi di doppia fiducia, esautorando del tutto il ruolo del Parlamento.
    Tante travi sono le leggi ad personam: a parte la legge Alfano, vogliamo parlare della leggina Carnevale? (che fa il paio uguale e contrario con quella che due legislature fa bloccò Caselli, giusto per spiegare cosa intendo per “ad personam”)
    Una trave è quella segnalata da Leonardo: puoi essere favorevole o contrario alle scuole cattoliche, ma non si vede perché tagli i fondi alla scuola pubblica e ti scusi perché “per sbaglio” li avevi tagliati anche alle private.
    Sono queste le notizie che io voglio vedere tutti i giorni come prima notizia nei maggiori quotidiani italiani. Me ne frego se all’estero ci prendono per i fondelli per quello che dice Silvio: o meglio, lo potrei sopportare se avessimo un governo (per quanto non delle mie idee) che faccia il proprio dovere.
    E infine resto dell’idea che (a) parlare di quelle frasi distoglie la gente dai veri problemi e (b) la maggior parte degli elettori del centrodestra apprezza quelle frasi, e quindi scrivere “della gaffe del PresConsMin” non serve assolutamente a nulla.

  11. chartitalia

    ah, ok, era una pagliuzza quindi; bene, noto solo che il neo-presidente ha telefonato a tutti i leader europei, guardandosi bene dal farlo con l’Italia; simpatica pagliuzza: a 24 ore dalla sua elezione abbiamo un problemino diplomatico con il nostro maggiore alleato internazionale, figuriamoci se viene a sapere che un altro esponente della maggioranza italiana gli ha dato del terrorista; ah già ma anche questa è una pagliuzza ancora più pagliuzza di quell’altra
    noto con piacere che invece gli elettori di tu-sai-chi resterebbero molto perplessi della loro scelta se venisse loro illustrata la leggina carnevale; ok sono opinioni
    capisco altresì che per denunciare la scandalosa situazione della stampa italiana, dominata al 90% da tu-sai-chi, si attacchi conitunamente il restante 10%
    come diceva quel tale: è difficile vincere le partite se si continua a tirare nella propria porta anzichè in quella degli avversari
    con cordialità, ovviamente

  12. .mau.

    @chartitalia: a parte che – come da aggiornamento al post – me la prendo con il 75% della stampa italiana e che mi sembra semplicemente che l’Italia sia diventata assolutamente irrilevante per quanto riguarda la politica estera mondiale (cosa che non mi preoccupa per nulla. “Avere un posto al sole” o disse qualcun altro), sì. Concordo che all’elettore dell’attuale centro-destra non gliene frega un tubo della legge Carnevale; ma non gliene frega un tubo nemmeno della vigilanza Rai o dei decreti legge, anzi li apprezza, esattamente come apprezza la “battuta” su “Obama abbronzato”. Ergo, io scelgo su cosa indignarmi, e non ho letto nulla che mi faccia cambiare idea, né mi infastidisce il fatto di non far cambiare idea a nessuno, visto che so di non averne la capacità. Amen. Per il resto, qua si può scrivere tutto quello che si vuole contro di me, figuriamoci se me la prendo.
    (La “laurea del coglione” me la sono già presa, e personalmente sono fiero di fregiarmene vista la provenienza)

  13. paolo beneforti

    la gaffe di Berly è decisamente notizia da prima pagina; anche da apertura, nel caso di oggi e data l’impostazione della maggior parte dei quotidiani italiani (che mettono UN titolo in rilievo nella prima pagina). questo con criteri strettamente giornalistici. poi, magari sono più rilevanti, come fatti, le reazioni della stampa e delle diplomazie estere, ma in ogni caso la notizia c’è tutta.
    poi, dedicare a quel fatto più pagine e vari corsivi di riprovazione è in effetti una cosa da giornale di parte o da organo di partito che dà spazio alle dichiarazioni dei parlamentari della sua parte.
    però, appurato che non ci sono quotidiani italiani non schierati (e non mi pare una gran scoperta né una novità), perché criticarli?

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