Maurizio “chi? io?” Gasparri lo conosciamo tutti. Secondo me, Silvio B. lo apprezza perché lo fa sentire un uomo di cultura. Insomma, non c’è per nulla da stupirsi se stamattina è riuscito a dire che «Su Obama gravano molti interrogativi; con Obama alla Casa Bianca forse Al Qaeda è più contenta», dimostrando tra l’altro di non avere nemmeno chiaro come funzionino i meccanismi di un terrorismo guerrigliero.
Cosa fare in casi come questo, se appartieni allo schieramento politico opposto? Evidenzi quella frase, ed eviti di commentare: tanto quelli che non riescono a capire le conseguenze di una frase simile non li schiodi certo con un discorso articolato. Anna Finocchiaro no. Se ne va ad affermare che «si tratta di parole che rischiano di minare i rapporti dell’Italia con il nostro maggiore alleato e che il governo con questa affermazione si trova in una gravissima situazione.» (ah: in questa legislatura Gasparri è il capo dei senatori PdL, quindi non fa parte del governo: ma si sa che queste minuzie costituzionali sono solo fastidiose.) Immagino che (lo staff di) Gasparri non abbia creduto alle proprie orecchie e abbia esultato per la possibilità di rigirare la frittata.
Poi ci stupiamo di chi abbiamo al governo: non è che da noi il cambiamento porterebbe chissà cosa!
Ultimo aggiornamento: 2008-11-05 12:39
non credo di aver capito a) perché la gaffe di gasparri non avrebbe dovuto essere stigmatizzata; b) in che modo lo staff di gasparri avrebbe “rigirato la frittata”.
Urca mau
abbiamo scritto due cose simili contemporaneamente
statisticamente capita :-)
@beneforti: non mi pare di avere scritto che la bella frase di Gasparri non dovesse essere stigmatizzata: mi sono lamentato del come. Quanto alla controrisposta, far notare come il Partito Democratico abbia bisogno di dover chiedere alla mamma (gli USA) di prendere provvedimenti mostra come quel partito non sia nemmeno capace di esprimere una posizione propria.
mah. vabè.
il tuo ragionamento sarebbe ineccepibile se, come proprio in USA, ci fosse una stampa indipendente che allora prenderebbe autonomamente il Gasparri di turno per lo scroto e lo appenderebbe al soffitto.
Io avrei commentato più o meno così: “Se Gasparri pensa ancora che l’invasione dell’Iraq abbia a che fare con Al Qaeda, dev’essere più stupido di quanto pensassi.”
Mah, direi che l’intera vicenda Obama fa capire come l’Italia tutta ha bisogno di chiedere all’America cosa deve fare, non si spiega altrimenti il quasi unanimismo dell’entusiasmo per il successo di Obama.
Ovviamente il dogmatismo della fedeltà all’America crea non pochi disagi nell’area conservatrice perché si scontra con l’insofferenza verso quella che è chiaramente una svolta progressista dell’elettorato americano. Si è deciso evidentemente di manifestare questo disagio tramite Gasparri, con la scusa che tanto dice sempre fesserie.
Certo è curioso il cerchiobottismo di chi applaude alla vittoria progressista in America e contemporaneamente pensa di mandare l’esercito in Val di Susa…
Gasparri aveva così torto?
11/11/2008 15:18
Gaza,contatti segreti Hamas-staff Obama
15.18 Contatti segreti sono avvenuti a Gaza, prima delle elezioni negli Usa,fra consiglieri di Obama e dirigenti di Hamas. Lo ha rivelato Ahmed Youssef, un consigliere politico del leader di Hamas a Gaza, Ismail Haniyeh. Youssef non precisa l’identità di questi emissari, con i quali “i contatti continuano”, ma ha anticipato che Haniyeh invierà le sue congratulazioni al neopresidente Obama. Secondo Youssef prima del dossier palestinese Obama si dedicherà a Iran, Iraq e Afghanistan.
@Damiano: che c’entra Hamas con Al-Qaeda, giusto per sapere?
(comunque io mi preoccuperei se McCain non avesse avuto incontri segreti con Hamas… se io fossi candidato alla presidenza USA, cercherei di prepararmi in anticipo a quello che dovrò fare, e in Palestina Hamas continua ad avere la maggioranza)
@.mau.: cosa c’entra Hamas con Al-Qaeda? Secondo Wikipedia: “Hamas… Israele, gli Stati Uniti e l’Unione Europea la catalogano ufficialmente come organizzazione terroristica”