Il romanzo breve non è un genere molto apprezzato in Italia, nemmeno nella ristretta famiglia della fantascienza. Io personalmente trovo la cosa un peccato, e ho molto apprezzato questa raccolta dell’Editrice Nord (AA.VV., Strani universi 2, Editrice Nord 1999, pag. 303, ISBN 9788842911012.JPG, trad. Luca Landoni) con i cinque finalisti dei premi Hugo 1999. Le cinque opere presenti sono di stile molto diverso tra loro, il che è in fin dei conti naturale visto che la SF non è certo un blocco monolitico. Catherine Asaro in Aurora a quattro voci fa il suo compitino di SF hard, che sarebbe senza infamia e senza lode se non fosse stato massacrato dalla traduzione. Non c’è nulla di male a non sapere di matematica, ma quando la matematica è il filo che tiene su la storia tradurre pedestramente ad esempio “integral numbers” con “numeri integrali” fa perdere tutta la poesia. Greg Egan con Il culto degli oceani (il vincitore dell’Hugo in quell’anno) ci porta a vedere lo scontro tra una religione quasi speculare a quella cristiana e la scienza che arriva a far distruggere tutte le certezze della fede, inserendoci già che c’è un pizzico di fisiologia non-umana. Terry Bisson, con In chiesa per tempo, è un fantastico esempio di fantascienza scanzonata, che fa tornare in mente il Fredric Brown dei tempi migliori. Forse può sembrare la trama di una sitcom, ma la storia è assolutamente godibile, pur con certi accenni a un universo diverso dal nostro, ma non troppo; e il problema non è scoprire che a New York non ci sono più ritardi oppure vedere che c’è chi è pronto a lanciare le farfalle a tempo debito perché gli uragani capitino nel weekend quando ci sono meno notizie da dare. Di tutt’altro genere Le isole dell’estate di Ian MacLeod: abbiamo qui un’ucronia ambientata negli anni ’40, dove gli sconfitti nella prima guerra mondiale sono stati gli Alleati e il nazismo si è formato in Gran Bretagna. Infine La storia della tua vita di Ted Chang, un esempio di storia basata sulla xenolinguistica che parte piuttosto lentamente ma poi riesce ad attrarre il lettore (anche perché fortunatamente qui gli svarioni matematici non sono su punti essenziali). In definitiva una bella raccolta, non c’è che dire.
Ultimo aggiornamento: 2015-06-25 20:49
E’ curioso che molto spesso nelle ucronie uno dei temi dominanti sia proprio il nazismo… penso alla Svastica sul Sole di Dick, a Fatherland di Harris o Il complotto contro l’America di Roth per non parlare poi di tutte le trasposizioni televisive e cinematografiche: così su 2 piedi mi vengono in mente alcuni episodi di Star Trek (delle varie serie), la versione cinematografica di Fatherland, The Triangle, The Philadelphia Experiment 2 e chissà quanta altra roba…
Manca il prezzo :-). Se poi potessi dire agli anglofili presenti il titolo originale (nel caso la stessa collezione sia disponibile in inglese) faresti un’opera buona, specie tenendo conto dei tuoi commenti alla traduzione.
Il prezzo non l’ho messo perché il libro non è più in commercio (l’ho preso in biblioteca). Credo che la Nord si fosse presa i diritti per la raccolta ma che non ci sia nulla del genere in originale: comunque i titoli originali si possono vedere su Wikipedia.
comunque libri con finalisti e vincitori di premi hugo e affini si trovano eccome.