Il mercato e la sinistra

Dalla fine dell’anno scorso hanno cominciato a sventrare la zona intorno a piazzale Lagosta per i lavori della metro 5. Oltre ai casini generali generati dalle vie chiuse, ristrette e altro, in questo caso c’è stato un problema in più: il martedì e il sabato lì c’è (c’era) il mercato. In pratica è un anno e mezzo che tutti si chiedono dove diavolo spostare i banchi: li abbiamo visti prima in viale Zara, poi verso via Pollaiuolo, sempre tra gli alti lai dei commercianti da un lato e degli abitanti della zona dall’altri.
Ora, a quanto leggo da DNews, sembra che sia stata trovata una soluzione: il mercato si sposterà sul cavalcavia Bussa (quello che avevano trasformato in parcheggio per i locali). Considerato che è capitato già abbastanza spesso di vedere dei mercatini, l’idea non mi sembra male, anche se so già che non ci potranno stare tutti i banchi ma immagino solo quelli degli alimentari: meglio comunque che il caos attuale. D’altra parte, se 123 ambulanti su 126 hanno accettato l’ennesimo spostamento si direbbe che non sia poi la fine del mondo. Peccato che – sempre secondo DNews – i “partiti della sinistra radicale” (Prc e Pdci, per la cronaca) non siano d’accordo. Perché? boh. Leggere l’articolo di DNews, viste le tendenze politiche del quotidiano, chiaramente non dà informazioni utili. Leggere il volantino appiccicato in giro forse sì: però la rapida scorsa che gli detti ieri mentre con Anna tornavamo a casa non mi ha permesso di capire nulla, nella miglior tradizione della sinistra italiana dove è richiesta un’attenta esegesi per riuscire a distillare l’eventuale significato del testo.
Quello che dico io è “se è vero che gli ambulanti sono d’accordo, ed è vero che gli abitanti locali sono d’accordo, perché buttarla in politica?” Poi mi ricordo che in effetti io di politica non ne faccio :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-10-13 15:11

2 pensieri su “Il mercato e la sinistra

  1. Tonino

    L’ipotesi Bussa circola fin dall’inizio ed aveva ricevuto contestazioni da varie parti anche se non ricordo le ragioni. E’ un bello spazio tutto sommato, ma isolato e mal collocato, ideale proprio per questo per manifestazioni giovani e alternative per cui appunto è noto. Il fatto è che i mercati rionali hanno un loro senso proprio perché stanno in mezzo alle abitazioni, in luoghi accessibili, affiancati da altri servizi, collegati coi mezzi. E’ chiaro che questo è lo stesso motivo per cui vengono contestati dai detrattori, ma è un serpente che si morde la coda.
    Io non me li vedo molto i vecchietti ad arrampicarsi coi carrelli laggiù e se non chiudono via De Castilia diventa un macello. Insomma sembra una cosa pensata senza considerare tutte le conseguenze.

  2. .mau.

    @Tonino: ho dei dubbi sulla necessità che il mercato – essenzialmente locale – sia collegato coi mezzi. Per il resto, se si vuole trovare in zona uno spazio più accessibile, e visto che i giardini di via Confalonieri sono stati chiusi per farci qualche grattacielo (mentre stanno smontando uno dei due di porta Garibaldi…) l’unica alternativa sarebbe stata via Alserio, di cui si vociferava anche l’anno scorso. Dev’essere :-)

I commenti sono chiusi.