Il Nobel per la letteratura è stato assegnato a Jean-Marie Le Clézio (io non l’avevo mai sentito nominare, ma il mio collega francese dice che aveva letto qualcosa di lui addirittura alle medie, e Wikipedia aveva un abbozzo di voce già l’anno scorso).
Ho provato ad anagrammare Le Clézio, e sono usciti fuori:
– “colle zie”: la sua opera tende a radunare insieme tutta la famiglia, narrando saghe di ampio respiro.
– “celle, ozi”: ma è anche possibile notare una pigrizia, forse forzata o magari spartana e minimalista.
Sembra infine essere stato nel suo primo periodo uno sperimentalista, ma i suoi colleghi dicevano di lui “O Ellé Ci: z…” nel senso che le sue opere erano soporifere.
Ultimo aggiornamento: 2008-10-09 13:53
Grazie Mau per la tua pubblica ammissione!Mi consolo. Anche per me il nuovo vincitore fino a ieri era un illustre sconosciuto …(eh sì che settimanalmente mi faccio un bel giretto in libreria, seguo le recensioni di libri su varie riviste e sono una ‘lettrice compulsiva’).