Tempismo perfetto

Stamattina sono uscito da casa e piovigginava appena. Visto che a pranzo dovrei passare in via Washington a recuperare la roba che avevamo dimenticato a Usseglio il mese scorso (è una lunga storia), ho deciso di non prendere comunque la bici. Arrivato alla metro, ho provato a comprare il biglietto in edicola ma c’era uno che sembrava essere arrivato al paese dei balocchi cartacei, così dopo un po’ sono passato all’emettitrice automatica per fare il giornaliero. I trenta secondi persi in attesa mi hanno fatto saltare una corsa della gialla, con effetto domino sulla verde e la rossa. Sono così risalito in superficie mentre stava diluviando. Nei quattrocento metri dalla fermata all’ufficio mi sono letteralmente inzuppato pantaloni e scarpe.
E adesso è spuntato il sole.

Ultimo aggiornamento: 2008-10-03 09:16

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