Il titolone in prima pagina di City di oggi spara “Il centro senz’auto è inutile – L’Aci contro i comun: serve solo a far soldi”. Andando a pagina 3, si possono leggere i conti della serva. Secondo l’Aci, infatti, «ogni vettura costa in media 13 euro al giorno solo di spese fisse», che moltiplicati per i 5,2 milioni di veicoli non euro4 che circolano (o non circolano più?) nei dieci maggiori comuni italiani si evince che «tenerle ferme costa inuilmente oltre 64 milioni al giorno».
Prendiamo pure per buoni tutti questi numeri. Com’è che Enrico Gelpi non prova nemmeno a immaginare che magari non è poi così necessario che ci siano tutte quelle auto? Non sono un luddista, ma mi pare che non sia poi così necessario dover arrivare fin proprio sotto l’ufficio, quando l’ufficio stesso è nel centro di una grande città. A parte poi che tanto sotto l’ufficio non ci riesci, a parcheggiare! D’altra parte, se persino il giornalista di City si è sentito di scrivere che la cifra era «forse un po’ esagerata», qualcosa vorrà pur dire. E poi l’Aci ci guadagna lo stesso, che l’auto sia ferma o no!
Ultimo aggiornamento: 2008-10-03 16:38
Piccola nota: io so (anche perché è mio concittadino ;)) che Enrico Gelpi è il presidente del’ACI, ma dal tuo testo lo si può solo inferire.
Prendiamo pure per buono che ci siano tutte quelle auto. Da quale cilindro salta fuori i 13 euro/giorno di spese fisse? Ma teniamo buone pure quelle: per quale fico d’india di motivo devo muovere la macchina come forma di ammortamento di una spesa fissa??? Tanto per spendere in benzina e giustificare a me stesso che l’acquisto della macchina è necessario?
Naturalmente so il motivo per cui ha detto così: i suoi associati odiano pagare pedaggi e lui li difende così. Poveri (gli associati) e povero anche il cavallo (ah bè si bè).
Ma loro sono dei cagnacci lungimiranti, un po’ come le major discografiche che combattono il download di mp3 illegale. Non perché esso intacchi particolarmente i loro profitti attuali, quanto perché è il segnale premonitore di un fenomeno che presto prenderà il sopravvento, in un modo o in un altro. Allo stesso modo l’ACI sa che se la gente inizia a rendersi conto che dopotutto di un’auto di proprietà non ne ha così bisogno (considerando oltretutto che è un costo insostenibile per sempre più gente), il passo verso una massificazione di questo atteggiamento sarà breve.
Capiamo un attimo i 13 euro al giorno di spese fisse… Diciamo subito che sono 4745 euro l’anno. Nelle spese ci metterei bollo ed assicurazione. Poi il finanziamento della macchina. Potrei anche considerare che pur non usando la macchina un po’ di manutenzione vada fatta (olio e gomme andrebbero comunque cambiati regolarmente) ma sarebbe vero solo se la macchina fosse totalmente inutilizzata.
Detto questo, suggerirei anche di capire se il numero di macchine che (non) circola sia di 5,2 milioni. Posso suggerire il mio punto di vista? Se devo andare a Milano per lavoro non uso di certo il treno (dire che gli orari non siano il massimo è un eufemismo) ma se devo andare in centro mollo la macchina ad un parcheggio e piglio la metro. Penso che molta gente faccia così… Poi non so! Senza considerare che le aree a pagamento o ZTL sono di solito abbastanza piccole quindi non vedo un impatto così elevato.
Ciao
Io ho capito quale sia il ragionamento che fa Gelpi, ed è quello che faccio io. Un’automobile ha dei costi fissi che esistono anche se non la si utilizza: assicurazione, bollo, manutenzione ordinaria, necessità eventuale di un parcheggio, ammortamento od affitto. Il consumatore razionale se può evita di comprare l’automobile, specie se magri in famiglia ne ha già una.
Sfortunatamente in Italia in molti posti se non si ha un’automobile si è tagliati fuori dal mondo. Le fabbriche e gli uffici spesso sono in posti mal serviti da mezzi pubblici e lo stesso si può dire delle aree residenziali. Se alla domenica per andare a prendere il treno alla stazione di Rho un abitante di Arese deve farsela a piedi fino in stazione è difficile che decida di prendere il treno. Nella cintura torinese, per andare da Venaria a Rivoli bisogna prendere il 72 bus, poi il 9 tram (o il 2 bus), l’1 metro e poi il 36 bus. In alternativa sono 10 minuti di tangenziale.
Se dalla stazione dei treni GTT di Venaria voglio arrivare alla stazione FS di Alpignano… Prendo il treno arrivo a Torino Dora, aspetto il treno FS che da Dora mi porta a Porta Nuova, finalmente a Porta Nuova prendo il treno per Bussoleno o per Bardonecchia… Non ci ho mai provato, fai prima a prendere 11, 9 e 32 (o 11, 62 e 32). In automobile, chiedendo al sito GTT/5t di calcolare i percorsi ho un ora e dieci minuti sui bus contro i sedici minuti in automobile.
Se poi esci dalla cerchia urbana e suburbana, la cosa diventa incredibile ed uno è costretto a comprarsi l’automobile.
@mike: sei cascato nella trappola di Gelpi, nonostante l’hint nel mio post.
Non c’è nulla di male ad avere tanti (molti più di quelli che esistono) parcheggi all’esterno della città e nelle vicinanze delle stazioni. Io personalmente sarei persino dell’idea di fare qualche stazione in mezzo al nulla proprio come mezzo di scambio. D’altra parte, per andare da Venaria a Rivoli o Alpignano non passi certo da corso Vittorio, no? Quindi tutto il discorso di Gelpi cade immediatamente.
Anche l’altro giorno ho trovato nelle mie solite discussioni su Specchio dei Tempi uno che sosteneva che costa meno andare con l’auto che con il bus, perché calcolava solo la benzina. All’obiezione su tutti gli altri costi, lui ha risposto “sì ma la macchina comunque devo averla lo stesso, no?”.
In effetti è difficile dargli torto: pur abitando in zona semicentrale con fermata metro e pur essendo abituato a muovermi in bici, non riuscirei a vivere completamente senza un’auto. Forse mi costerebbe meno affittarla quando mi serve, ma non c’è un affitta-auto vicino a me e nemmeno un punto di car sharing (che pure potrebbe non essere una cattiva idea). In effetti una berlina media, tra acquisto e altro, costa tranquillamente 500-600 euro al mese solo per esistere, senza la benzina, eppure non riesco a pensare di poterne fare a meno.
E’ vero però che la cosa cambia in famiglie di tre o quattro persone che hanno due o tre auto: lì probabilmente converrebbe averne una sola, e per il resto usare i mezzi. Ma già se si va regolarmente in luoghi mal serviti, alla fine comunque si prende un’auto a testa: pure da studente, quando andavo al Politecnico da Rivoli (tre bus per 60-75 minuti) dopo due anni mi sono rotto e ho preferito comprare una Uno di dieci anni, iperscassata, con cui però in 20 minuti ero là. Assorbiva la gran parte delle mie scarse finanze ma la differenza era troppa.
Devo dare ragione a quanto dice VB.
Io posso avere due scelte: avere l’automobile o meno. Di fatto devo avere un’automobile, e quindi mi ritrovo immediatamente dei sunk costs e dei costi fissi.
Poi ho i costi variabili (gomme, benzina, manutenzione) ed ho quindi la scelta mezzo pubblico o mezzo privato, ma per molte tratte il mezzo privato è di fatto l’unica soluzione per tempi di percorrenza o esistenza delle corse, come ho detto nel mio messaggio precedente.
Il mezzo privato costa gia` molto piu` che il mezzo pubblico, quindi inserire un ticket di ingresso per la zona centrale rende semplicemente ancor meno conveniente il mezzo privato, già reso meno conveniente dalla presenza dei parcheggi a pagamento.
Sempre per “lo sapevate?” ad Alpignano intorno alla stazione FS/capolinea GTT quasi tutti i parcheggi sono con disco orario, e recentemente in una via non tanto vicina è stata vietata la sosta su un lato.
A Rivoli attorno al capolinea del 36 la sosta è a pagamento.
A Collegno il parcheggio GTT vicino alla fermata Fermi è a pagamento, ma per ora è gratis per gli abbonati GTT. Attorno più o meno si trova. Se però si pensa di parcheggiare vicino alla stazione successiva, Paradiso, attorno c’è disco orario.
Fortunatamente al capolinea del 59 a Druent il parcheggino è libero tranne i giorni di mercato, ma incredibilmente han fatto vicino un nuovo parcheggino (non per l’intercambio, ma per chi va a fare spesa al mercato).
Vediamo:
a occhio per la mia punto ho speso una media (stando abbondante, molto abbondante) di 1200 euro l’anno di spese fisse. Il resto è quindi ammortamento.
Considerato quindi che mi restano 35mila euro abbondanti e che la macchina l’ho pagata meno di 10mila, chi mi dà i 25mila che mancano?