I polli di Renzo

In questi giorni si parla tutti di Alitalia, ma c’è in corso una vertenza che tocca ancora più persone: quella Telecom, con Bernabè che quest’estate ha detto “devo far fuori 5000 persone” sulle 57000 che costituiscono la forza lavoro del gruppo in Italia.
A settembre sono partite le consultazioni con i sindacati, che sono poi state aggiornate di qualche giorno rispetto alla scadenza iniziale del 13.
Ieri mi è arrivato un comunicato FISTel (CISL) che dice
«La FISTel-CISL, le cui posizioni emergono espressamente e chiaramente dagli O.d.G. del 23 luglio (FISTel) e del 2 settembre (RSU Unitario) sta faticosamente lavorando dal 10 settembre, insieme agli altri, per la tenuta del tavolo unitario.
Ci dispiace dover registrare, che a macchia di leopardo, girino messaggi ed e-mail con posizioni strumentali tese a minare l’unitarietà sindacale, NON CI STIMO A QUESTO GIOCO AL MASSACRO e non consentiremo a nessuno, attraverso la non assunzione di responsabilità, di mettere a repentaglio la tutela dei nostri lavoratori».

Stamattina mi è arrivato un comunicato SLC (CGIL) che dice
«In relazione al comunicato del 17 Settembre a firma della Segreteria Nazionale della Uilcom, come SLC- CGIL ribadiamo che abbiamo sempre dimostrato il nostro senso di responsabilità che, però, non vuol dire non trattare seriamente, non fare sindacato, pendere dalle labbra dell’azienda.
Non siamo quindi disposti a scendere ai livelli del documento farneticante della Uilcom, che oggettivamente, giungendo a meno di 24 ore dall’incontro al Ministero del Lavoro, indebolisce il Sindacato e le capacità negoziali verso l’azienda.
Ribadiamo l’importanza dell’unità tra tutti i lavoratori di Telecom Italia, proprio per le difficoltà del momento e per quanto si annuncia già per i prossimi mesi.
Ribadiamo che stiamo trattando per cercare di garantire a tutti, a chi rimane e a chi esce, diritti e tutele.»

Non mi è arrivato nessun comunicato UIL (non conosco nessuno); né ve n’è traccia nella “bacheca sindacale elettronica” tanto strombazzata a luglio, quindi non so assolutamente quali siano i punti in discussione: e se non li conosco io che leggo i comunicati e ho una certa esperienza di sindacalese, figuriamoci gli altri. Mi resta però questa fastidiosa sensazione che non solo ce la prenderemo in quel posto, ma faremo il possibile perché la cosa sia la più dolorosa possibile: essere semplicemente masochisti insomma non basta più.

Ultimo aggiornamento: 2008-09-18 10:01

3 pensieri su “I polli di Renzo

  1. vb

    Beh sì, ci saranno diecimila persone per la strada, ma ciascun sindacato spenderà fino all’ultimo tutte le proprie energie per convincervi che è tutta colpa del sindacato a fianco… (e poi Berlusconi dichiarerà che è tutta colpa della CGIL, anche se a fare sciopero fossero quattro sigle autonome che si collocano mediamente un po’ più a destra di Rauti, come nel caso dell’Alitalia).

  2. Bubbo Bubboni

    Non c’è da preoccuparsi!
    Anche se licenziassero 10000 lavoratori le tali organizzazioni e i loro rappresentanti (delle organizzazioni, non dei lavoratori) non patiranno assolutamente alcun disagio!
    Coraggio, c’è sempre un punto di vista bello e qualcuno che ci guadagna!

  3. Bubbo Bubboni

    Non c’è da preoccuparsi!
    Anche se licenziassero 10000 lavoratori le tali organizzazioni e i loro rappresentanti (delle organizzazioni, non dei lavoratori) non patiranno assolutamente alcun disagio!
    Coraggio, c’è sempre un punto di vista bello e qualcuno che ci guadagna!

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