(la lista delle parole matematiche si trova qua!)
Per un matematico, la parola grado fa venire in mente la misura di un angolo (occhei, un Vero Matematico li misura in radianti – e anche questa sarebbe una bella parola matematica – ma anche noi sappiamo adattarci al resto del mondo) oppure la temperatura. Una persona qualunque invece pensa ai gradi dell’esercito o del vino; e magari usa la locuzione “in massimo grado”. Stavolta la parola ha sempre lo stesso significato, ma ha dovuto fare una lunga marcia per arrivare al significato odierno!
In effetti, grado deriva dal latino gradus, -us, un nome della quarta declinazione, ricavato dalla stessa radice del verbo deponente gradi, “avanzare, camminare”. Il gradus latino era inizialmente il passo, e poi lo scalino, quello che noi chiamiamo ora “gradino”. (Il “gradasso” non c’entra, invece: Gradasso è il nome di un guerriero saraceno). Ma già i latini avevano traslato il significato di gradus per indicare il risultato della suddivisione del cerchio: lo troviamo persino nella Bibbia! (Is 38,8). Non c’è così voluto molto per mantenere tale significato. A questo punto il suddividere qualcos’altro era solo questione di tempo, e Francesco Redi parla di gradi di temperatura nel 1660. Sulla gradazione alcolica non ho informazioni precise, mi spiace.
La morale di tutto questo? Spesso è difficile accorgersi che una parola è usata allo stesso modo in ambiti diversi, ma solo perché non ci si pensa su! Occorre però riconoscere che altre volte non è così: il gradiente, che misura la variazione di una quantità rispetto a una direzione, deriva sempre da grado ma è irriconoscibile…
Ultimo aggiornamento: 2008-09-11 10:36
A me, astemia e militensente, il post ha fatto pensare anche al grado degli aggettivi (e avverbi) e delle proposizioni subordinate :-)
@Licia: se per questo, abbiamo anche le scuole di ogni ordine e grado, o il Gradus ad Parnassum… diciamo che è una parola molto quotata!
Poi ci sono parole come degrado (…degradare…) che derivano anch’esse da gradus o come mal-grado che invece derivano da gratum ‘cosa gradita’ (tipo gradire, gradisco, gradimento….).
@mau – ORRORE, mi si è materializzata davanti agli occhi un’immagine di gioventù che pensavo di aver dimenticato: l’antipatica maestra di pianoforte sovrappeso e parecchio in là con gli anni che procurava i libri di musica (probabilmente facendo la cresta) e quando riscuoteva i soldi li infilava nel reggiseno…
E tutto questo partendo dal significato di “grado” in matematica!!!