Questa raccolta (AA.VV., a cura di Piergiorgio Nicolazzini, I premi Hugo 1984-1990, Nord – Grandi Opere, novembre 1991, pag. 713, ISBN 9788842906032, trad. vari) comprende i vincitori del Premio Hugo nelle categorie romanzo breve, racconto e racconto breve negli anni tra il 1984 e il 1990. I premi, si sa, non sempre vengono dati ai migliori: anche gli Hugo, pur con una giuria di appassionati di fantascienza, non fanno eccezione. Però è anche vero che nel mucchio (21 opere, dalle 15 alle 60 pagine ciascuna) si può star certi di trovare qualcosa che piaccia, sia che il tipo di SF preferita sia la space opera che i racconti più introspettivi e sociologici. D’altra parte, sotto il cappello di fantascienza ci può stare proprio tutto, come ben sanno gli appassionati. Poi ci sono le mode dei vari periodi, e non è quindi un caso che in un periodo in cui Internet cominciava ad essere conosciuta ci siano molti racconti su un’intelligenza distribuita (“La musica del sangue”, “Premi Enter ▩”, “Permafrost”), e di un mondo distrutto (“Il suono delle parole”, “Il paradosso di Fermi”, oltre alla classica fantascienza “dura” tipo “Le sfere di cristallo” e “Quarta dimensione” oppure i pastiche come “Gilgamesh all’inferno” e “Crea un soldato, poi creane un altro”: questi ultimi entrambi di Silverberg, col suo classico stile. Per i non amanti dello stile: no, non c’è nulla di Asimov :-)
Ultimo aggiornamento: 2008-09-02 07:00
Ho letto da ragazzo delle quantità industriali di SF, come tutti quelli che hanno fatto MM.FF.SS o ingegneria del resto, e poi per un bel pezzo ho smesso perché le storie pre-rete di Asimov e degli altri classici mi sembravano anacronistiche e quelle più recenti di Gibson e compagni non mi appassionavano.
Poi questa estate sulla scia dell’Hanny’s Voorwerp e di Galaxyzoo ho ripreso a pasticciare con l’astronomia da poltrona e voilà: è ripresa la passione per la fantascienza, anzi, per la hard science fiction…. Però le mie raccolte di Galaxy, Galassia, Urania, Robot, la rivista di Asimov eccetera è andata dispersa nei vari traslochi, accidenti. Si sono salvati giusto un po’ di Cosmo Argento e Cosmo Oro.
Ah ti ho messo come vicino in Anobii (dove uso un altro nick però), ho visto che lì c’è perfino chi ha creato una collezione completa di tutti i numeri di Urania…
Mi hanno regalato il libro in questione diversi anni fa.
Alcuni racconti sono veramente ottimi, e la media comunque è decisamente elevata. Insomma, di catazze non ce ne sono.
Magari alcuni dal punto di vista estetico possono non piacere, ma tecnicamente parlando, io ho ben poco da eccepire.
Premi Enter ad esempio, è semplicemente eccezionale.
Peccato che il suo autore non ha più scritto racconti o romanzi, ed è passato armi e bagagli a fare sceneggiature di film.