Credo che questo libro (Roberto Casati e Achille Varzi, Il pianeta dove scomparivano le cose, Einaudi – ET Pop 1384, 2006, pag. 155, € 13.50, ISBN 978-88-06-18071-3) detenga il record della più veloce mia lettura: venti minuti. D’altra parte, se uno sfoglia le pagine, si accorge che il testo è ridottissimo, e le pagine sono riempite da disegnini (colorati). In effetti, il libro si direbbe uno di quelli che si comprano per i bambini, e anche nella quarta di copertina si parla di dodici fiabe. Le “fiabe”, però, servono a elencare alcuni dei problemi filosofici più noti: si inizia con il quesito “Come possiamo essere certi che le cose esistano quando non le vediamo?” al problema dello spettro invertito al paradosso della nave di Teseo (“quand’è che a furia di cambiare le sue parti un oggetto non è più quello originale?”) Quello che secondo me manca al libro è una spiegazione non tanto delle risposte ai problemi ma dei problemi stessi. Altrimenti, se uno regala il libro ai propri figli, corre il rischio di doversi arrampicare sugli specchi alle domande dei ragazzini!
Ultimo aggiornamento: 2008-08-26 08:38
Bentornato!
Il libro sembra interessante, ma 0.675 al minuto mi sembrano tanti. Le illustrazioni sono belle?
“…corre il rischio di doversi arrampicare sugli specchi alle domande dei ragazzini!”
L’unico modo di evitare questo rischio è non avere figli, indipendentemente dai libri che scegli :-).
Basta libri!! Questa è spietata concorrenza.. :-)
Buone conferenze, sigh.
@barbara: il libro è stato preso in biblioteca, quindi il costo è stato nullo :-) Per le domande, i bimbi le faranno in ogni caso, ma perché semplificare loro la vita?
@hyperbola: e aspetta adesso, con tutti i libri letti in vacanza!