I delitti di questo libro (Tèfros Michailìdis, Delitti pitagorici [Pythagòrcia enklìmata], Sonzogno – I romanzi, aprile 2008 [2006], pag. 269, € 17.50, ISBN 978-88-454-1461-9, trad. Andrea Di Gregorio) sono due, ma il primo, quello di Ippaso, è di quasi duemilacinquecento anni fa e fa parte della storia solo indirettamente. Michailìdis racconta l’amicizia di due studenti di matematica che si incontrano al Congresso dei Matematici parigino del 1900, dove – con un piccolo anacronismo – fanno anche conoscenza con Picasso; il racconto prosegue fino al 1931, tra la matematica e la storia greca. Come giallo probabilmente non vale molto: l’autore è un matematico e ha voluto fare un libro più che altro didascalico dove racconta un po’ di storie e di teorie sulla matematica, alcune delle quali probabilmente ignote al lettore qualunque. A mio parere, ha però un po’ esagerato con l’aspetto didascalico, correndo il forte rischio di allontanare, più che avvicinare, i possibili lettori dalla matematica; peccato. La traduzione è scorrevole e quasi sempre corretta anche matematicamente: una piacevole sorpresa, visto che il libro non è ovviamente tecnico.
Ultimo aggiornamento: 2008-08-21 08:33
A conferma della tuo giudizio, l’ho trovato veramente deludente (sì, ho fatto il classico…)
Ciao, volevo mettermi in coda x il primo carnevale della Matematica disponibile!! Scusa se il commento non è attinente al post! Mi ha detto Proooooof di chiedere a te….