Quella che vedete è una delle foto che ho preso stamattina in largo Fratelli Cervi, dove per cinque mattine la settimana, oltre che evitare di essere arrotato da un’automobile, devo anche stare attento a fare lo slalom in bicicletta tra i cubetti di porfido. Per la cronaca, ho messo qui le foto.
Vabbè, mi direte, non è né più né meno di quanto si trova in tutta Milano: che ti lamenti a fare? Peccato però che questo sia il risultato seguito ai lavori per rimettere a posto i binari in largo Fratelli Cervi, lavori che sono stati eseguiti un mese fa. Il risultato dei lavori, con tutti i camion che si dovevano spostare in poco spazio e il bus navetta che prendeva le curve strette per necessità, è stato questo.
Certo, il tram ora passerà più tranquillamente. Ma è possibile che chi ha fatto il lavoro non si sia accorto dei problemi che aveva creato? (improbabile: la losa tagliata, che lascerà una voragine tra qualche mese, è stata apposta messa vicino alla rotaia)? Ed è possibile che chi doveva verificare l’avvenuta fine dei lavori non si sia accorto di nulla?
Aggiornamento: (4 agosto) Stamattina ho fatto più attenzione ai lavori che sono stati effettuati. Lo spazio tra i binari è asfaltato, un po’ come vogliono fare a Torino; a fianco del lato esterno dei binari c’è una fila di lose, mentre il pavé resta ai lati della strada. Un patchwork, insomma, in una zona che è tutto fuor che centrale – sta oltre la circonvallazione esterna – e dove non ci sarebbe stato nessun problema a mettere uno strato di asfalto uniforme.
Ultimo aggiornamento: 2008-08-01 17:26
Ti segnalo che a Torino, per lo stesso motivo, stanno togliendo le lose da varie vie del centro dove passano i bus (via Cernaia, via Po) perché non resistono al peso e si sconnettono subito anche appena risistemate; risultato, maxi-campagna della Stampa contro la rimozione perché “le lose sono nostre, sono lì da sempre, ma perché tutte queste novità!”.
Che belli i cubetti di porfido, che scomodi i cubetti di porfido…
A Bologna quando qualche hanno fa hanno risistemato il primo pezzo di Via Indipendenza l’hanno voluto fare con i cubetti di porfido… col risultato che quando passa un autobus (e di lì passano molto spesso) c’è un rumore che sembra che passi una colonna di veicoli corazzati…
Saranno belli (a me francamente non piacciono), ma i cubetti di porfido sono assurdi nei posti aperti al traffico.
Detto questo, in teoria quando uno fa dei lavori dovrebbe ripristinare il manto stradale così com’era prima (in teoria, molto in teoria). Sotto al mio ufficio da quando hanno rifatto le tubature del gas la pavimentazione ha uno strano andamento a “onde del mare”: in pratica quando piove si trasforma in una specie di laguna…
Credo sia quello che succede quando si affidano i lavori al massimo ribasso, soprattutto se non si controlla alla fine che siano stati eseguiti a regola d’arte…
Guardando le foto dei sampietrini, qui chiamati lose, mi è tornato alla mente che nel dialetto napoletano essi vengono detti cazzimpocchi. C’è per caso qualche lettore che mi sappia spiegare l’etimologia del termine? Grazie:-)
Le lose qua sono i rettangoloni grandi. Per i cazzimpocchi, direi che il termine è un ingentilimento di “cazzimbocchi”. qua c’è un’etimologia un po’ varroniana:
Il suolo di Napoli un puzzle di sanpietrini/ oggetti cuboidali,/ atti a svolgere la pressocchè unica funzione/ di danneggiare ogni tipo di veicolo/ Sanpietrini… che i Napoletani/ in omaggio alla suddetta funzione/ chiamano Cazzimbocchi! . Non garantisco nulla.
Grazie, sei gentile. Quanto al cattivo stato delle strade, sembra che tutta Italia soffra dello stesso problema: lose, lastre, cazzimpocchi o sampietrini, non ci sono più gli operai che sapevano sistemare questo tipo di pavimentazione stradale.