libri on demand. Embeh?

Leggo sul Corsera che l’Espresso Book Machine farà la propria comparsa nelle librerie della catena Blackwell. La macchinona (270×150 centimetri) dovrebbe stamparti un libro “al volo”, e tutte queste belle cose. Sarà. Lasciamo perdere che la tecnologia è già di alcuni anni fa, e che ci sono svariate case editrici che ti offrono di vendere “il tuo libro” prodotto in questo modo: posso anche immaginare che l’idea di andare in libreria e vedersi sfornare il libro sia più accattivante che cliccare su un sito web. Però, se uno va a leggersi il comunicato stampa, scopre che ci sono già svariati posti dove questo macchinario è presente, e che Blackwell è semplicemente la prima libreria britannica, il che non è poi di così grande interesse per noi italiani. Aggiungiamo poi che il loro punto di forza è il mercato accademico, e vediamo che la notizia è assolutamente una non-notizia, anche per i più rilassati standard estivi. Vengono quasi da rivalutare le solite foto di tetteculi, almeno sono più in tema stagionale!

Ultimo aggiornamento: 2008-07-28 12:29

7 pensieri su “libri on demand. Embeh?

  1. antonio

    Puo’ sembrare una stupidaggine ma se sei una libreria o un bookshop online (ogni riferimento e’ puramente casuale :D), stampare on-demand ti fa risparmiare un sacco di soldi, visto che non devi tenere i libri nel magazzino, non sei dipendente dal produttore che ti deve spedire i libri (e devi quindi aspettare e far aspettare il cliente) e cosi’ via.
    Per quanto riguarda alcuni retailer questa cosa e’ gia’ diffusa; va anche considerato che ormai quando si pubblica un nuovo libro il pdf/formato elettronico e’ a disposizione della casa editrice, cosa che non avviene nel caso di vecchi libri che, invece, vanno digitalizzati.
    Il mio sogno e’ che tutte le librerie stampino on-demand qualsiasi libro, cosi’ non c’e’ piu’ bisogno di aspettare che “l’ordine arrivi” :D

  2. mestesso

    .mau.: ne riparliamo fra qualche anno, quando queste macchine saranno più piccole ed economiche, e vedrai quante ne spunteranno in giro.
    Sai quale è l’unico freno reale alla diffusione di queste macchine? La mancanza di standard veramente standard per la preparazione della stampa.
    I piccoli editori non aspettano altro che l’introduzione di una macchina del genere. Certo, un piccolo editore tira, se va bene, 4-5mila copie di un libro, ed è una festa.
    Ma hai idea di quanti piccoli editori esistano in Italia? E se singolarmente sono pulci, messi tutti assieme fanno dei bei volumi. E grazie ad internet stanno aumentando le vendite.
    Dai tempo al tempo…

  3. paolo beneforti

    per altro, a parte le battute, direi che è abbastanza facilmente prevedibile come ‘ste macchine saranno totalmente superate dall’esistenza dei lettori di ebook – al momento costosi e poco diffusi, ma decisamente in crescita di popolarità, mi pare.

  4. D# AKA BlindWolf

    @paolo beneforti: il mio sogno infatti è il lettore di eBook Sony, ma oltre 300 euro per tale gingillo mi pare ancora troppo…
    Un noto scrittore inglese qualche giorno fa osservava che per molti lettori è il libro cartaceo vero e proprio il “feticcio” del lettore e non il testo in esso contenuto. Non lo so. Personalmente preferirei ridurre il peso e l’ingombro di tanti libri in un reader ed una scheda SD.

  5. D# AKA Blindwolf

    Fico. Purtroppo ancora un po’ troppo caro (inoltre dagli USA c’è la dogana… e ringraziamo anche che l’euro è forte!); su eBay dall’Europa il prezzo è circa 300 euri.

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