la calunnia è un wikicello…

Io non me n’ero accorto, ma Giuseppe D’Avanzo si dev’essere arrabbiato parecchio, visto che ieri ha pubblicato sul quotidiano di cui è vicedirettore questo articolo, in cui si lamenta di una “frottola” (il fatto che lui e il collega Carlo Bonini siano pagati dal Sismi) che – sono parole sue – «attecchisce e finisce scolpita nella voce che mi riguarda su Wikipedia, ritenuta in Internet l’enciclopedia più democratica, perché aperta a tutti i contributi e a tutte le correzioni.»; fa le sue ricerche e scopre che «quella bufala è stata sistemata lì da un computer del Senato della Repubblica italiana», paragonandosi implicitamente a chi ha visto la propria voce “aggiustata” da Cia e Vaticano.
So che bloggher molto più importanti di me ne stanno per parlare con maggior cognizione di causa, e non intendo rubare loro il lavoro; ma vorrei comunque dire un paio di cose ai miei ventun lettori. Innanzitutto, è assolutamente vero che la voce su D’Avanzo è stata creata da un computer della rete del Senato della Repubblica, come si può vedere lanciando il comando whois 82.112.217.1. Vi invito però a leggere non tanto la versione attuale linkata prima ma il testo originale. A parte gli errori di formattazione, la mancanza di fonti e lo stile di scrittura che è davvero sciatto e contribuisce ad abbassare il valore dell’enciclopedia tutta, non c’era affatto scritto “D’Avanzo ha preso soldi dal Sismi”, ma “È stato chiesto in un’interrogazione parlamentare se D’Avanzo avesse preso soldi dal Sismi”. Una mezza notizia, perché non veniva riportata la risposta a tale interrogazione (adesso c’è, fortunatamente) ma non certo una falsità o una calunnia.
L’articolo di D’Avanzo, più che una apologia di sé stesso, mi dà tanto l’aria di essere un messaggio in codice; ho sempre più la brutta impressione che Lassù In Alto stiano facendo una serie di giochi che non riesco a comprendere per mancanza di informazione, e la cosa vi assicuro mi dà parecchio fastidio :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-07-25 14:17

5 pensieri su “la calunnia è un wikicello…

  1. vb

    A me sembra che (miracolosamente, una volta tanto) nel suo pezzo D’Avanzo non se la prenda affatto con Wikipedia, e si limiti a fare un po’ la vittima. Per il resto, sai che penso che il problema dell’uso strumentale incontrollato di Wikipedia non potrà che peggiorare e che prima o poi qualcosa dovrà cambiare.

  2. .mau.

    @vb: ho ricontrollato quello che ho scritto, e non ho detto che D’Avanzo se la sia presa con Wikipedia. Per l’uso strumentale incontrollato, in Germania stanno sperimentando la “versione doppia” (gli anonimi vedono solo le versioni “accettate” da una serie di redattori più affidabili), ma ribadisco che in questo caso non c’erano comunque gli estremi per una censura nemmeno del testo iniziale.

  3. Yuri

    Ok, ne approfitto che .mau è in vacanza per fare danno (scherzo).
    In sè la cosa certo non ha le dimensioni delle voci aggiustate da Cia e Vaticano, certo, ma al di là della questione personale di D’Avanzo, mi sembra che il problema che solleva lui sia in effetti spinoso.
    Che i servizi segreti paghino un giornalista è illegale, ok (francamente non lo sapevo, l’ho imparato dall’articolo di D’Avanzo). Ciò significa che se sai che un giornalista ha preso soldi lo mandi a processo e si esamineranno lì le prove.
    Dato però che il rapporto tra giornalista e lettore è un rapporto di fiducia (cioè io lettore mi fido, almeno fino ad un certo punto, di ciò che tu giornalista mi racconti), è sufficiente costruire ad arte un pettegolezzo che screditi il giornalista per fare in modo che in pochi poi credano a quello che lui scrive.
    A differenza del processo, nel pettegolezzo non devi dimostrare niente: basta che sia qualcosa di verosimile. Anzi, meglio ancora il dico non dico, l’allusione, perché fai intendere che potrebbe essere che, ma non lo dici esplicitamente (e quindi nel caso sei comunque al riparo da querele e simili).
    Dire che tizio ha fatto un’interrogazione parlamentare per chiedere se caio prendeva soldi da sempronio, omettendo di dire che la risposta è stata negativa, è un ottimo esempio di questa tattica tutt’altro che innocente.
    Ma non è solo una questione di stampa, politica e internet. Chi abbia anche solo mai lavorato in un ufficio conosce il potere di un po’ di gossip montato ad arte. Con internet però l’ordine di grandezza del fenomeno è completamente diverso…
    Quanto a wikipedia, beh è un problema annoso… certo è molto democratica, ma in una situazione in cui è praticamente impossibile capire chi ha scritto cosa, puoi andare dalla voce dannatamente autorevole alla chiacchera da bar. E non è sempre così facile distinguere l’una dall’altra…

  4. .mau.

    ribadisco. Il testo originale non era da censurare, anche se chiaramente incompleto (e infatti è stato poi emendato ad esempio con la risposta all’interrogazione parlamentare). Detto questo, ritengo che la voce, così com’è ancora oggi, sia irrilevante, nel senso che non dà notizie importanti sul giornalista. Il fatto che non sia pagato dai servizi segreti è una non-notizia.

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