Anche il Corsera si accorge della nuova normativa sul diritto d’autore per le opere musicali, approvata in questi giorni dall’Unione Europa. Riassuntino: la durata dei diritti d’autore per esecutori e interpreti di musica cresce dagli attuali 50 a 95 anni (!), ma in compenso viene fatto fuori il cartello delle SIAE europee, e ogni autore e compositore potrà scegliere dove iscriversi.
Vi rimando a Luca De Biase che domenica ha già fatto lo specchietto “chi ci guadagna, chi ci perde”; io mi limito a farvi notare come Charlie McCreevy, che dovrebbe essere il commissario europeo per la concorrenza, abbia venduto come “misura per liberare il mercato” quella che alla fine della fiera non è altro che un modo per dare un po’ di fiato alle major che potranno sfruttare il catalogo dell’ultima musica pop/rock decente, che stava giusto per passare tutta a disposizione del pubblico. Non credo che neppure i grandi artisti riusciranno a rinegoziare i contratti (anche se indubbiamente un po’ di soldini in più li avranno, il che farà loro comodo per le cure riabilitative): figuriamoci i nuovi artisti. Ormai non solo in Italia la politica è il modo per fregarti dicendo che ti stanno facendo un favore.
Aggiornamento: (17 giugno) la proposta della Commissione può essere letta a partire da qua (inglese, ma c’è anche in francese e tedesco)
Ultimo aggiornamento: 2008-07-16 21:38
Quanto a durata mi pare ci siamo allineati agli amici d’oltreoceano (come accade sempre quando al Governo torna la loro spia della CIA).
Cosa non faremmo per assomigliare di più a loro… spero solo che non decidano di diventare tutti gay… senza offesa per i gay, ovviamente.
Non per fare il difensore di McCreevy, ma sicuramente il fatto che in USA le major americane abbiano una protezione protezione più lunga sui diritti, le mette in vantaggio a tutto discapito di quelle europee.
In questo senso è una misura che alimenta la concorrenza (USA vs EU).
@mestesso: Major? glielo dici tu a McCreevy che continua a parlare dei “performers” e solo alla fine sussurra “The extended term will also benefit record producers”?