chissenefrega

Qui sono due giorni che tutti (e quando dico tutti non parlo dei blogh, ma dell’italica stampa) parlano del vero motivo per cui Sìlviolo vuole bloccare le intercettazioni: perché ci sono telefonate in cui si vanta/bea/compiace di essersi fatto qualche signora o signorina che ora fa parte dell’esecutivo Berlusconi IV. Secondo il Corsera lo dice lui stesso («fango gettato sul presidente del Consiglio e sui ministri»); D’Avanzo su Repubblica ci fa sapere che lui ha sentito tutto, ma ormai la parte più “succosa” è stata cancellata dal GIP milanese Marina Zelante (che bel cognome che ha).
Mi secca dirlo, ma sono quasi d’accordo con il pippone odierno di Paolo Guzzanti: quasi, perché il suo elogio della fica-con-la-c-perché-noi-siamo-romani (e quindi prendiamo l’originale greco) è piuttosto ridicolo. È però vero che non è un problema mio né di sessanta milioni di altri italiani con chi afferma di essere andato a letto l’attuale PresDelCons; al limite è un problema di donna Veronica… e quelli sono affari loro, comunque. Gli affari miei e degli altri 60 milioni di italiani sono il fatto che perché Lui non deve far sapere ufficialmente che dice di aver messo le corna (cosa che non mi pare sia un reato civile o penale) allora bisogna bloccare tutte le intercettazioni… e tanto le voci circolano lo stesso. Bellino, vero?

Ultimo aggiornamento: 2008-07-04 16:14

12 pensieri su “chissenefrega

  1. mestesso

    Non è un reato, ma può essere l’inizio di una causa di separazione…
    Cmq, l’immagine (specie all’estero) ne risente. In certi casi, l’immagine è tutto, la realtà è niente. E’ questo, penso, quello che al Silviolo brucia di più.
    Ai tempi si diceva che Clinton avesse lanciato i missili per farsi dimenticare la scena di sesso orale…meglio bloccare le intercettazioni :).

  2. chartitalia

    Eh no, echeccazzo Mau. Adesso viene fuori che queste sono cose private che riguardano solo Tu-Sai-Chi? E cosa sono queste cose se non ci è dato di sapere? Se una conversazione da postribolo inerisce ministri della Repubblica sono cose private? Anche se qualcuno di questi ministri è lì come effetto di queste conversazioni da postribolo? Anche se da una di queste persone deriva, ad es., il destino di milioni di dipendenti statali, tra cui anche il buon Leonardo (il blogger, intendo)? O il destino di Italia.it, ad es.? Cioè, queste sono cose private? In ogni caso, potrei essere io a deciderlo, di grazia?
    Certo, non è un reato civile o penale (da molto poco, sai) e ci sentiamo tanto più sofisticati della semplicioneria americana che si limita ad applicare il banale principio del: “se uno è in grado di tradire la moglie, figuriamoci se non è in grado di tradire un elettore”.
    Comunque, visto che è stato ventilato, vorrei sapere se è vero o meno che siamo da noi le Lewinsky vengono fatte ministre. Non so se ciò sia reato o meno, però mi sembra un fatto politico e vorrei saperlo, se da qualche parte esiste una ragionevole evidenza. Ecchecazzo.

  3. .mau.

    @chartitalia: no, io sto dicendo che Sìlviolo sta facendo una legge che blocca le intercettazioni con la scusa che sennò si potrebbe sentirlo decantare le proprie trombate. E infatti tutti parlano delle trombate.
    Quanto alle ministre: se sono brave, sono brave. Se sono incapaci, cambia qualcosa rispetto ai tanti ministri cattivi che sono stati messi perché amici-degli-amici?

  4. D# AKA BlindWolf

    Innanzitutto una piccola precisazione: lo statunitense è puritano e si indigna, l’italiano è machista e si esalta (anche se non credo che il gentil sesso la pensi allo stesso modo). Oltre al fatto che un presidente è l’immagine di una nazione (tanto negli USA quanto nello stivale), molto più di quanto lo sia un Primo Ministro.
    Io penso che le cronache delle calde alcove dello stallone di Arcore andranno a vantaggio del Cavaliere assai valente (che anche in quel frangente d’onor si ricoprì?), perchè qui si inizia ad uscire dalla sfera pubblica per entrare in quella privata. Esagerare con i fendenti alla cieca porta al vittimismo dell’obiettivo. E si inizia a dare ragione a Paolo Guzzanti…

  5. Annarella

    @Blind Wolf ‘fettivamente non è esaltante pensare che una donna sia riuscita ad arrivare ai vertici dello stato solo perchè l’ha data in giro.
    Se poi si dovesse occupare di pari opportunità fa incazzare proprio

  6. chartitalia

    @blindwolf: ah sì, gli svedesi sono freddi, gli spagnoli sono caldi, gli inglesi non fanno sesso, i napoletani suonano il mandolino, certo, come no
    comunque, per la cronaca: pare che BelliCapelli non voglia che escano le intercettazioni perchè sembra che evidenzino che abbia fatto cilecca su tutta la linea; insomma, il contrario del celodurismo

  7. Fabrizio

    Ma’, il problema si pone politicamente se la signora xy è diventata ministro o sottosegretario grazie alle sue grazie ed arti.

  8. .mau.

    @chartitalia: non ci credo nemmeno se glielo sento dire davanti a me, che Sìlviolo possa ammettere di avere fatto cilecca con una gentil signora. È più facile sentire dire da Fonzie “ho sbagliato”. Il massimo che posso immaginare è qualcosa tipo “quella là non me la darà finché non la faccio diventare ministra”…
    @fabrizio: ripeto che io preferisco limitarmi a valutare cosa fa xy da ministro o sottosegretario, il modo con cui ci è arrivata è irrilevante. Poi, per dirla con Cabaret Bisanzio: “ma… allora… Bondi?”

  9. chartitalia

    @mau: quindi una chance alla lewinsky come segretario alla difesa gliela avresti data? capisco il ragionamento: visto quello che hanno combinato rumsfeld e la rice, forse era meglio monica; che fa il paio con l’altro ragionamento molto raffinato: apres Bondi, la deluge; visto che è stato fatto ministro lui, allora inutile discutere qualunque altro ministro, o ministra; e chi osa pretendere di avere amministratori potenzialmente adeguati è un inguaribile e fastidioso illuso

  10. .mau.

    Davvero continuo a non capire la logica. Per me, prima si verifica che il ministro fa il suo lavoro male o peggio (a quei livelli “non sapere fare una cippa” non è la cosa peggiore!); poi si possono aggiungere tutte le aggravanti del caso, che però soono appunto aggravanti, non pregiudizi.

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