stavolta i vigili hanno ragione

Leggo su Repubblica che i vigili di Verona hanno multato un ciclista perché stava telefonando mentre pedalava. Il tipo ha annunciato che avrebbe presentato ricorso, “partendo dal presupposto che il ciclista vada piuttosto assimilato a un pedone”; spero che non abbia la patente, perché altrimenti sarebbe meglio ritirargliela e fargli rifare l’esame, visto che il codice della strada è ben chiaro al riguardo. Naturalmente nulla di male a pedalare con un auricolare, esattamente come si può fare in macchina: ma tenere il telefono in mano, e quindi avere una sola mano sul manubrio, è chiaramente pericoloso. Ammetto che qualche volta ho peccato anch’io, ma in genere se mi chiamano mi fermo a lato della strada e parlo con calma: già è un rischio pedalare a Milano, non mi metto certo a cercare di farmi tranciare!
L’unica cosa che non mi torna è che la notizia è stata messa nella sezione “motori”. A rep.it hanno dei problemi, mi sa…

Ultimo aggiornamento: 2008-06-22 19:48

8 pensieri su “stavolta i vigili hanno ragione

  1. CavalloRazzo

    Circa i punti, a rigor di logica dovrebbero decurtarglieli. Il che lascia aperto un’interessante quesito: se il ciclista non ha la patente?

  2. luca

    ..spero che i soldi della multa li utilizzino per costruire qualche pista ciclabile….

  3. .mau.

    Per quanto ne so io (collega che ha la pessima abitudine di bruciare i semafori rossi con lo scooter, senza nemmeno accorgersi che c’era un vigile) i punti sono tolti sul singolo tipo di patente: in pratica il collega è intorno allo zero con la patente A, ma la sua patente B è intonsa. Quindi non possono togliere punti alla patente del telefoninista veronese.

  4. jan

    Confermo che pedalare con una mano sul manubrio e l’altra al telefonino è una pessima abitudine. Venerdì ho rischiato di venire investito (con la mia bici + prole) da una sciagurata signora che andava contromano in una rotonda (!) telefonando.

  5. mestesso

    Corretto, i punti vengono tolti al tipo di patente a cui l’infrazione fa riferimento.
    E’ un comportamento voluto esplicitamente ed assolutamente corretto: se io (autista) commetto una infrazione durante il mio lavoro ciò deve impattare la mia “abilità” lavorativa, ma non necessariamente quella non professionale (e viceversa).
    Inoltre l’uso di mezzi di tipologia diversa è sottomesso a regole (in parte) diverse, e quindi potenzialmente non compatibili con il cumulo su una singola patente.
    Dato che la categoria ciclistica non ha l’obbligo di patente, si applica la sola sanzione amministrativa, senza togliere punti.

  6. lordmark

    Devo pensare di essere fortunato, perché anch’io l’ho usato spesso e non sono stato mai fermato…
    Ma vogliamo essere coerenti? Anche l’uso di sigarette e affini dovrebbe essere vietato, in auto come in bicicletta: giusto oggi, in una strada secondaria, ho evitato di poco un padre in bicicletta, con figlio sul sellino, che ha sbandato verso il centro strada, avendo una sola mano sul manubrio e la sigaretta accesa nell’altra. E senza dubbio anche per gli automobilisti il pericolo nel guidare fumando è elevato.
    Ma tant’è, dopo lo sgarbo del fumo vietato nei locali pubblici, chissà quando si potrà avere un altro provvedimento in materia.

  7. .mau.

    @Lordmark: il codice della strada dice che in bicicletta devi sempre avere almeno una mano sul manubrio (il che ha senso, visto che per segnalare la svolta una mano devi pur toglierla). Più che altro il fumatore ciclista poteva essere multato per guida pericolosa :-)

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