Ho appena letto un articolo sul nostro contingente di militari in Afghanistan. L’articolo è della BBC, e quindi posso supporre priva del solito “volemose bene” all’italiana. Bene: sembra proprio che il microcontingente italiano stia effettivamente facendo un buon lavoro. Il perfido giornalista albionico prende in giro le “divise stilose” dei militari e termina scrivendo che Sarobi “è un luogo relativamente sicuro e che gli italiani stanno mantenendo la pace invece che creare un ambiente stabile partendo da illegalità e caos”; detto tra noi, però, la cosa mi pare più che altro positiva perché mostra l’intelligenza del nostro comando a scegliersi un posto “tranquillo”. Inoltre c’è una differenza di base con Nassiriya, dove se ricordate gli italiani – dopo la strage – avevano scelto di starsene belli chiusi nella loro caserma e lasciare la gestione ai capi locali. A Sarobi continuano a interagire ufficialmente solo coi capi, ma leggendo l’articolo si capisce che comunque hanno anche a che fare con la gente, tanto che i locali si lamentano perché il ricambio dei soldati è troppo veloce… il che significa che li riconoscono e non sono una massa informe e interscambiabile.
Non credo che quanto facciano gli italiani laggiù sia tutto perfetto, né penso che la situazione rimarrà per sempre così; e comunque vi ricordo che un soldato italiano è morto, in Afghanistan. Però sono contento che almeno questa volta il contingente sia davvero “di pace”. (Ci sarebbe anche il Libano, ma lì tremo al pensiero di cosa vorranno fare Silvio e Ignazio)
Aggiornamento: (27 maggio) Come non detto. Ci pensano già per l’Afghanistan.
Ultimo aggiornamento: 2008-05-26 17:11