Fiera del libro 2008

Allora: io non mi sogno di boicottarla, a meno che il raffreddore che ho in questi giorni sia palestinese e mi butti a terra del tutto. Sono anche riuscito a guadagnare abbastanza punti moglie (© come mi insegna Momo). Questo significa che sabato dovrei fare lo slalom tra le varie manifestazioni dei centri sociali (ma non di Rifondazione, che credo abbia paura che manifestino contro di loro) e trovarmi al Lingotto. Sapevàtelo.
Aggiornamento (9 maggio): antibioticato, ma ce la faccio. Sarà proprio toccata e fuga, col treno di rientro alle 17.50 da Porta Nuova e quello di arrivo alle 13.10 sempre a Porta Nuova…

Ultimo aggiornamento: 2008-05-07 09:58

11 pensieri su “Fiera del libro 2008

  1. marinella

    su rieduchescional ciannel!!!
    A me la fiera del libro e’ sempre piaciuta (anche l’anno in cui ci hanno dato un multone per parcheggio in aehm divieto di sosta).
    Trovo ridicole queste manifestazioni e io sono proPalestina, ma fino a che si continua a rimettere in discussione il diritto all’esistenza di Israele si perde tempo. prezioso. E bruciare le bandiere e’ da ignoranti. A qualunque fazione si appartenga.
    Io, fossi stato in loro, avrei chiesto il permesso di mettere un sacco di stand di cibo, danze e cultira palestinesi fuori dal lingotto, o qualcosa del genere. Qualcosa di costruttivo invece che di violento.
    ma si sa che io, anche quando manifestavo per la salvezza del leoncavallo (per dirne una, o per dire quando al leoncavallo ci portavo il sabato pomeriggio mia sorellina per farle vedere cose al di fuori della strapagata scuola dove andava), con le teste di legno che girano da quelle parti spesso ho avuto da discutere.

  2. Nervo

    Ah guardi, signora mia, io al Lingotto ci lavoro, quindi non potrò esimermi dall’esserci. Certo, venerdì ci sono Faletti e Dario Fo, non me li perderò di certo (ok, anche Max Pezzali, ma tenderò ad ignorarlo), mentre sabato sarà un carnaio e mi sa che me ne starò allegramente a casa.

  3. Yuri

    Perché è così difficile entrare nel merito delle questioni, anziché continuare sempre e comunque a prendere posizione? Pro o contro, buoni e cattivi, amici e nemici e così via…
    Forse non è stata una gran bella idea quella di invitare Israele, ma a che cavolo serve mettersi a bruciare bandiere?
    Onestamente sono molto critico verso Israele, verso la POLITICA di Israele, e una cosa che mi da molto fastidio nella politica israeliana è che sia praticamente impossibile criticare ciò che fanno senza beccarsi un’accusa di antisemitismo, ma a meno che non vogliamo sostenere che tutti gli israeliani, nessuno escluso, sono dei farabutti, che senso ha attaccare indiscriminatamente un paese?
    Quella israelo-palestinese è una questione complessa: 2 popolazioni in uno stato più o meno di guerra da più di mezzo secolo. A meno che uno dei due popoli non annienti completamente l’altro, l’unica soluzione è che lascino perdere le rivendicazioni assurde, si siedano seriamente ad un tavolo e arrivino ad un accordo, non dico di pace, ma almeno di coesistenza. Finché si continuerà a ragionare per partito preso non credo che la situazione potrà migliorare…

  4. Annarella

    Se alcuni signori decidono di non andare alla Fiera del Libro, liberissimi di non farlo. Se quegli stessi signori decidono che io non debbo andare, liberissimi un corno.
    Il problema dei rapporti Israele-Palestina e’ troppo complesso perche’ i bambini ci giochino stile indiani/cowboy ma, ad occhio.
    Guardando la questione manifestazioni/blocchi, l’unica cosa che credo ne uscira’ saranno i kg di bestemmioni da parte dei visitatori obbligati a slalom e rallentamenti. Null’altro.

  5. vb

    Avendo commentato altrove, suggerisco che la cosa migliore è (per i torinesi) andare in bici, e (per i non torinesi) prendere un treno fino a Lingotto e di lì andare a piedi, sono una ventina di minuti con l’opzione della passerella olimpica da piazza Galimberti (temo però non accessibile da via Zini, dovete andare su via Giordano Bruno).

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