Triangolo trirettangolo

Eugenio Scalfari parla sempre di tutto e di più: ormai ha la scusa che è vecchio e quindi non gli si può dire nulla, e poi sono sicuro che ha qualche carta nascosta che costringe quelli di Repubblica a pubblicare tutte le domeniche la sua omelia.
Ma sono certo che lui non possa ricattarmi, e quindi è mio dovere morale fare notare a tutti la frase che ha scritto domenica scorsa nel pippone “Il potere blindato della destra zuccherosa”. Ecco qua il testo incriminato: «Berlusconi rappresenta il vertice del Triumvirato-Quadrumvirato: un tavolo a tre gambe, un triangolo retto che è sempre uguale a se stesso su qualunque lato venga poggiato».
Come chiunque si ricordi un minimo di geometria euclidea sa, un triangolo rettangolo (l’espressione “triangolo retto” Scalfari se l’è inventata sul momento) ha un angolo retto, e quindi non può essere uguale a sé stesso a seconda del lato su cui è poggiato: per quello ci vuole un triangolo equilatero. È vero che spero nessuno prenda per oro colato quanto scritto dal barbuto ex-direttore, però magari qualcuno potrebbe anche crederci…
(e non rompetemi con la geometria riemanniana come da titolo del mio post: mi rifiuto anche solo di credere che Scalfari abbia mai udito il termine)

Ultimo aggiornamento: 2008-05-06 08:50

8 pensieri su “Triangolo trirettangolo

  1. Ivo Silvestro

    Non voglio difendere Scalfari e il suo triangolo retto, ma non sottovaluterei la possibilità che abbia sentito parlare di Riemann: le geometrie non euclidee sono molto studiate anche dagli umanisti…

  2. giovanna

    cioa mau,
    prima di tutto, auguri!:-)
    quanto al triangolo rettangolo (o qualsiasi figura): non tanto in difesa di E.S., ma… sottoposto a un un movimento rigido, quale una rotazione, il triangolo resta uguale a se stesso su qualunque lato venga poggiato! Non lo deformiamo! (sempre ammettendo che il triangolo esista!)
    O no?:-)
    g.

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