È una vergogna che questi intracomunitari di rumeni si mettano a violentare donne africane proprio adesso che c’è il ballottaggio per le comunali di Roma, si deve essere detto Rutelli. E si è dovuto scervellare per trovare una risposta da dare immediatamente in pasto ai media. Risultato? Eccolo qua. (Notate che ho preso il testo da un quotidiano che dovrebbe essere filorutelliano).
Tra le Misure Di Sicurezza Molto Forti spicca indubbiamente la proposta di “braccialetti SOS per donne e anziani”. In pratica, sei tu cittadino onesto che devi abdicare alla tua privacy, invece di fare sì che tu possa girare per le vie in maniera relativamente tranquilla. Almeno avesse poi azionato in precedenza il cervello, e suggerito qualcosa dal nome diverso da “braccialetto” che fa venire subito in mente quello messo ai detenuti. No. I suoi neuroni probabilmente sono in agitazione permanente. Inutile dire che Alemanno ha subito colto l’assist rispondendo «Ritengo che il braccialetto sia umiliante per le donne perché rappresenta la resa da parte delle istituzioni incapaci di garantire la sicurezza dei cittadini». Non posso nemmeno dargli torto.
Poi Alemanno ha esagerato, affermando che Roma ha bisogno di un «commissario governativo per la sicurezza» perché «I poteri del sindaco non sono sufficienti». Ma è anche vero che chi è probabilmente intenzionato a votare per lui apprezza queste uscite, a differenza del popolo di centrosinistra. Chissà, forse l’ex piacione ha subconsciamente deciso che non vuole più fare il sindaco.
Ultimo aggiornamento: 2008-04-21 14:48
Comunque anche secondo me il sindaco è in una posizione migliore, rispetto alle nostre doppie forze dell’ordine nazionali, per gestire la lotta al crimine nelle città, quando si parla di microcriminalità, di spaccio o semplicemente di violazioni civili (venditori abusivi ecc.). Non solo conosce meglio il territorio, ma è obbligato a rispondere ai cittadini di quello che fa, mentre il questore risponde solo a chi l’ha nominato…
quel crimine lì in campagna elettorale è un colpo basso (del resto, trattasi di violenza sessuale… :D) e imparabile; l’unica risposta decente che avrebbe avuto CiccioRutello sarebbe stata tipo “Quel tipo di crimini sono diminuiti, e tuttavia faremo di tutto per farli diminuire ancora”; la fesseria sulla legge Bossi-Fini e sul condono fatto dal governo Berly, invece, ha le gambe troppo corte anche per l’elettore ignorante e ciuco, temo.
A parte la battuta di PB cui si sarebbe volentieri fatto a meno (non sono una donna ma questo non mi vieta di commentarla come censurabile), i due politicanti fanno demagogia pura.
Il 70% circa dei reati a sfondo sessuale denunciati (non ho un link sotto mano ma erano statistiche del Ministero degli Interni) sono a carico di persone con cui la vittima ha un rapporto di parentela e/o conoscenza. Alias, quasi i 3/4 degli indiziati sono amici, parenti o conoscenti delle vittime.
Contro questo 70%, non c’è bracciale o videosorveglianza stradale che tenga. Però tutto questo non fa campagna elettorale. Anzi, dice implicitamente che una parte dei votanti è carnefice e non vittima…
C’è anche da dire che gli stessi amici di Alemanno (che si apprestano a tornare al governo) hanno una fiducia tale nelle istituzioni e nelle forze dell’ordine da benedire le ronde.
Ma anche la polizia non può avere gli occhi ovunque.
Per quanto riguarda la privacy non conosco il funzionamento del “braccialetto”: se funzionasse solo in caso di attivazione non sarebbe un grave problema (se vogliamo è più pericoloso per la privacy girare con un cellulare: la stazione base a cui il cellulare si appoggia identifica la propria posizione, in particolare in zone densamente popolate).
Comunque Rutelli mi fa piangere dalla tristezza dalla prima volta che l’ho visto (1992, in un faccia a faccia con il grande Ingrao).
@mestesso: la percentuale è anche più alta, se per questo.
@D#: Il punto sul braccialetto non è tanto sul suo funzionamento, quanto sul concetto ad esso associato: se Rutelli avesse proposto di fornire “pulsantoni GPS” tipo il salvavita Beghelli, nessuno si sarebbe preoccupato.
Ringrazia che, astuto com’e’ non abbia proposto una cintura di castita’ gratuita per tutte le donne.
Su Dagospia, noto sito di gossip e informazione varia e avariata, è apparsa una lettera che, se verificata e confermata nelle circostanze esposte, sarebbe scandalosa.
http://dagospia.excite.it/esclusivo.html
Informazione che ci allarma da far girare. Come può un rumeno senza fissa dimora, mezz’ora dopo aver aggredito la povera ragazza nei pressi della Stazione della Storta ad avere come difensore l’avvocato Francesco Saverio Pettinari famoso penalista difensore del magistrato Metta, indagato nell’ambito del processo Lodo Mondadori che vedeva indagati Berlusconi, Pacifico, Previti e Squillante?
Inoltre l’avvocato Pettinari risulta iscritto in gioventù all’MSI. Guarda caso uno dei soccorritori della ragazza firma con Alemanno con tanto di foto sul Messaggero del 22 aprile 2008, il patto per la legalità e la sicurezza. Agatha Christie faceva dire a Poirot che quando ci sono tre coincidenze diventano un indizio.
MD
@gioegio: io avrei qualche dubbio a usare Dagospia come fonte. Ciò detto, mi sembra un po’ esagerata l’idea di avere un rumeno che si mette d’accordo per farsi arrestare per stupro (ma ottenendo il minimo della pena, visto il famoso penalista). Più facile che l’avvocato voglia farsi pubblicità e il soccorritore sia comunque un tipo di destra, il che non è poi così strano vista la percentuale di voti presa da Alemanno nelle borgate.
beh perchè no? dopo tutti è assodato che previti corrompeva giudici per conto forse del suo padrone e dell’utri aveva e ha rapporti con la mafia siciliana.
nulla è impossibile ti pare?
poi su dagospia concordo. ma intanto che si sappia. visto che non si sa praticamente nulla.