In Italia, le uniche due volte dopo la seconda guerra mondiale in cui la sinistra (in un’accezione molto ampia del termine) è andata al governo sono state quelle in cui a capo di una coalizione molto – troppo – ampia c’era Romano Prodi, con la sua aria di parroco di campagna.
In Paraguay, dove il partito di destra dei Colorados era al governo dal 1947 (!), devono avere pensato qualcosa di simile, ma facendo le cose in grande. Nelle elezioni di ieri il leader dell'”Unione” locale, che ha anche vinto, era così Fernando Lugo, di professione ex-vescovo cattolico. “Ex” perché è stato sospeso a divinis, il che però – a quanto mi consta – in casi come questo è più o meno un’aspettativa forzata: persino Baget Bozzo, dopo che ha smesso di fare il deputato, è stato reintegrato nella possibilità di dire messa e amministrare i sacramenti.
Secondo la BBC, Lugo è un novizio della politica, anche se non sono riuscito a capire se è sottinteso che non ne capisca un tubo oppure hanno fatto una semplice constatazione. Io invece mi chiedo se la sua coalizione durerà più di quella prodiana
Ultimo aggiornamento: 2008-04-21 12:22
Lugo è una speranza per una nazione messa male da anni di presidenti molto esperti e molto popolari secondo la BBC, gli USA & la stampa europea.
Attenzione perché una certa società di TLC ha degli affari abbastanza consistenti in area latinoamerica. Questi affari la portano a non gradire molto la presenza di presidenti inesperti nel maneggiare amicizie e tangenti su conti esteri. Solo che non si dice “tizio non ci permette più di rubare” ma “tizio ha un maglione a righe ridicolo”.
Quanto durerà? Mah, il solito giro di calunnie, attentati, scioperi finanziati, manovre militari ai confini, prove false, assassini, ecc. è già partito. C’è il fatto che è anno di elezioni, qualche guerra andata male, il petrolio caro, un po’ di esperienza delle ex-colonie-europee nell’allearsi e fare blocco, ecc. ecc.
Però perché non sperare che duri? Sorry per la tale società di TLC, ma magari qualche altro limone da spremere lo trovano…
@bubbo bubboni: A meno che non me lo tengano accuratamente nascosto, la società di TLC non dovrebbe avere interessi in Paraguay. Magari ce li hanno i loro capi nascosti.
Beh, il mio feroce anticlericalismo e’ noto, quindi mi permetto di osservare che un ex-vescovo ha sicuramente un discreto senso della politica.
Il termine “novizio” e’ forse usato doppiamente fuori luogo…
:-)
@.mau.: la tale società non “lavora” in Paraguay ma in uno dei paesi che stanno impostando, con mille punti criticabilissimi, una politica comune di nazionalizzazioni, controllo dell’esportazione di capitali delle multinazionali, ecc. ecc.
Si viene a creare un blocco, vige ancora la teoria del domino, media e politici riciclano le vecchie tecniche. Uno lo prendono in giro per i maglioni (e non esplicitamente perché ha impedito l’esportazione di capitali), uno lo ridicolizzano perché parla sullo sfondo di mucche che pascolano (e non perché aiuta il tal altro paese), uno fa ridere perché non è un politicante professionale (e speriamo che ci siano presto altri motivi per criticarlo).
Del resto la tale società non è detto che lavori solo “in proprio”, per tutelare i propri affari (anche perché ha comunque bisogno del benestare dei “superiori” per operazioni di questo genere). Credo che la tale stia aiutando un po’ amici degli amici dei padroni, in virtù di un accordo tra rispettabili politicanti…