I primi drammi del dopovoto

No, non è certo il pensiero di quei poveretti di sinistra che si trovano fuori dal parlamento che è un dramma.
Però leggere che Forte, fiero, littorio! chiude perché “non ci sarebbe piu’ divertimento a definire Fini un fassista o Berllusconi il Duce Silvio, essi ci potrebbero credere e sentirsi di cio’ lusingati”… quello sì che dà un po’ di tristezza.
Nel caso vi lamentiate perché non ve l’avevo mai segnalato, avete ragione. Sono un bastardo dentro, io.

Ultimo aggiornamento: 2008-04-15 15:06

2 pensieri su “I primi drammi del dopovoto

  1. Yuri

    Beh, è quello che succede quando la realtà supera la satira…
    Figurati, io sto lavorando ad una guida sull’architettura del ventennio in Emilia-Romagna. Nulla di nostalgico, il fatto è che, anche se non è propriamente bellissima ed è stata arricchita da qualche aquila di troppo, l’archittettura razionalista rappresenta un pezzo importante della storia delle nostre città. Anche la maggior parte dei progetti di ricostruzione postbellica derivano da lì, visto che alla fine gli architetti erano gli stessi, o comunque provenivano dalla stessa scuola.
    E’ un progetto presentato in tempi non sospetti (ottobre 2007), ma credo che adesso non avremo problemi a trovare qualcuno che ci ospita per il convegno di presentazione della guida…
    :)
    A noi! :)

  2. Boh/ Orientalia4All

    l’architettura fascista, per esempio quella coloniale, è bellissima.
    A parte questo, non so, io aspetto solo quando ci saranno le prossime illegalità o le prossime leggi ad hoc.
    E’ questo che mi preoccupa.

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