Devo avere già parlato della causa che negli anni ’70 ha visto George Harrison costretto a pagare una vagonata di soldi perché My Sweet Lord era un po’ troppo simile a He’s So Fine delle Chiffons. Sembra che il termine tecnico, almeno secondo Wikipedia in inglese, sia appunto “cryptomnesia”. In effetti, se uno ascolta attentamente le due canzoni si accorge che la melodia è la stessa, anche se l’arrangiamento è così diverso che a prima vista non sembrerebbe.
Stamattina in compenso ho ascoltato via Musicovert Fight Test dei Flaming Lips (i curiosi possono guardare il video), e mi sono detto “Toh, una cover di Father and Son. In effetti pare che le royalties vadano a Yusuf Islam, già noto come Cat Stevens: ma il meglio è l’affermazione del cantante dei Flaming Lips, che ha sostenuto che non si era accorto della somiglianza fino a che il produttore non gliel’ha fatto notare.
Continuo a dire che – non appena la legge sul diritto d’autore me lo permetterà – devo preparare una galleria criptomnetica!
Ultimo aggiornamento: 2008-04-03 12:39
Grandi i Flaming Lips! Quell’album è bellissimo.
Comunque anch’io mi accorsi al primo ascolto che sembrava una cover di Father & Son, poi non si sa fino a che punto voluta.
All’uopo segnalo anche questo sito, da leggere e ascoltare …
http://www.plagimusicali.net
La gallery la puoi fare subito: la normativa vigente sul diritto d’autore te lo consente. Poi infatti avvalerti della disposizione contenuta all’articolo 70 della Legge 22 aprile 1941, n. 633, che stabilisce
“1. Il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; (…).
Ecco cos’era quella canzone che avevo sentito di sfuggita e che mi pareva simile a Father and Son :-D
Comunque è probabile che si verifichi lo stesso fenomeno quando dobbiamo scrivere uno slogan, una frase, una poesia o simile.
un esempio può essere anche “In my place” dei Coldplay. Confronta l’inizio con quello di “When the levee breaks” dei Led Zeppelin… credo sia del tutto casuale, e che capiti spesso per un musicista di scrivere qualcosa che trova molto bello, senza rendersi conto di averlo già sentito da qualche parte